In occasione dell’uscita, il review tour dedicato al romanzo Una famiglia moderna di Helga Flatand: una polaroid dolceamara di una famiglia che affronta problemi con uno spirito di modernità.
«Ci stiamo lasciando»: tre brevi, semplici parole che innescano un terremoto. Quando Liv, Ellen e Håkon arrivano a Roma insieme ai genitori per festeggiare il settantesimo compleanno del padre, tutto si aspettano tranne quello che sta per accadere: i genitori annunciano che hanno deciso di divorziare. Scioccati e increduli, i fratelli cercano di venire a patti con questa decisione, che inizia a riecheggiare nelle case e nelle famiglie che hanno a loro volta creato e li costringe a ricostruire la narrativa condivisa della loro infanzia e della loro storia familiare, ma soprattutto a ripensare la propria visione sulle relazioni di coppia. Liv, la sorella maggiore, sprofonda in una crisi che inevitabilmente si riflette sul suo matrimonio; Ellen soccombe di fronte alla difficoltà di conciliare la distruzione familiare con il suo desiderio di avere un bambino a tutti i costi; e infine Håkon, inizialmente convinto della propria emancipazione, si scontra con la consapevolezza di non aver ancora davvero tagliato il cordone ombelicale.
I figli sono convinti che i genitori siano essere perfetti: dediti alla casa, al lavoro, alla coppia e alla prole, insomma solo alla vita familiare e alla quotidianità.
E non sono da meno Liv, Ellen e Håkon, figli e fratelli che vedono e vivono il proprio rapporto con i genitori e tra loro in maniera diversa.
Punto di partenza o di arrivo una vacanza a Roma dove scoprono che i genitori hanno deciso di divorziare.
E tutte le convinzioni e le certezze crollano.
Inizia un viaggio tra i ricordi dei tre fratelli che si intreccia con il presente alla ricerca di una risposta, se ne esiste una che possa aiutarli a darsi una spiegazione concreta a questo evento.
E sì, i figli non riescono a comprendere le decisioni dei genitori.
Ai loro, ai nostri occhi, i genitori sono gli esseri perfetti che mai esitano, che mai sbagliano e che pensano sempre al nostro benessere, quasi dimenticandosi di se stessi.
«Abbiamo deciso di separarci», dice Sverre.
«È una scelta meditata», continua papà. «Entrambi sentiamo che si è esaurito tutto, che ognuno ha avuto dall’altro – e da questo momento – tutto ciò che poteva prendere. Non vediamo più alcun futuro insieme.»
In Una famiglia moderna i ruoli si ribaltano. Un marito e una moglie che decidono di riprendere in mano le loro vite, per non vivere di rimpianti, per godersi il resto della vita, con sincerità e senza ipocrisia con i figli, a cui hanno donato gli anni migliori delle loro vite.
Una famiglia moderna è un’istantanea della società moderna: le coppie scoppiano.
C’è da chiedersi il perché? Esiste una risposta univoca a questa domanda? No.
Ci sono coppie che decidono di lasciarsi, di ricominciare a qualsiasi età una vita senza il partner di sempre, e altre che invece percorrono la via opposta e non mancano quelle che restano in stallo, in attesa di capire se ci si può sbloccare.
Quale sia la scelta giusta o sbagliata è impossibile da deciderlo. È relativa alla singola coppia e alla sua peculiarità di intenti.
E per quanto Liv, Ellen e Håkon ripercorrono il loro passato alla ricerca di un segnale tangibile che possa dare una spiegazione alla separazione dei genitori, l’autrice mette in evidenza che è impossibile trovarlo per loro, perché non smettono di guardare i genitori con gli occhi di figli.
Sicuramente un approccio originale e veritiero, che cerca di togliere quel velo di perfezione alla figura di genitore, spronando noi figli a non darli per scontati, a guardare oltre le apparenze, a comprenderli come nostri pari, a vedere non solo i pregi ma anche i difetti e ad amarli nella loro complessa imperfezione.
Una famiglia moderna mostra allo stesso tempo i processi emotivi che si scatenano nei tre figli, mostrando attraverso i ricordi le loro inutili rivalità familiari, le gelosie e l’amore che supera tutto e li unisce incondizionatamente in ogni momento della loro vita.
Helga Flatand si concentra a raccontare le emozioni di Liv, Ellen e Håkon che subiscono inermi le decisioni dei genitori: Hedda e Sverre. È una legge immutata nel corso delle generazioni, quasi crudele, ma inevitabile, come lo è il contrario.
Genitori e figli sono dei ruoli che si interpretano nella vita, che hanno lo scopo di creare legami, forgiare caratteri e rendere liberi di vivere la propria vita, come Una famiglia moderna vuole mostrarci.
E voi cosa ne pensate? Avete letto il libro? Lo leggerete?
Buona lettura!
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