La guerra tra Assassini e Templari è insita nel DNA dei suoi partecipanti e dei loro eredi, e nel corso degli anni Ubisoft ci ha fatto compiere viaggi meravigliosi attraverso tutte le epoche per raccontarci le avventure di Desmon, di Ezio e di Eivor nell’ultimo titolo Assassin’s Creed Valhalla, alla ricerca dei manufatti, della verità e di un modo definitivo per porre la parola fine a questa eterna lotta.
Assassin’s Creed Valhalla è il dodicesimo titolo per Ubisoft che narra le vicende degli Assassini che cercano di contrastare i Templari, nelle varie epoche, nella costante sfida di evitare che si impossessino degli artefatti e perché no, nel tentativo di distruggerli per sempre.
I vari titoli sono collegati tra loro da una storia generale, alla quale si fa riferimento citandone nomi e imprese. Non è indispensabile averli per riuscire a destreggiarsi nel gioco, ma sicuramente l’esperienza pregressa ci aiuterà a essere più sicuri, intraprendenti e soprattuto più furbi del nemico!
Assassin’s Creed Valhalla è ispirato alla conquista vichinga dell’Inghilterra e il giocatore sarà catapultato nel mondo norreno, conoscerà le sue abitudini e le sue divinità, i guerrieri e le skjaldmær, dove non esistevano damigelle in pericolo da salvare e proteggere ma incursioni e razzie da portare a termine, territori da conquistare e nemici da dominare.
Se avete seguito la serie TV The Vikings i personaggi, i luoghi e i riferimenti alla storia vi saranno familiari e saprete in parte cosa aspettarvi, ovviamente poi la narrazione proseguirà seguendo la storia creata da Ubisoft, senza annoiarvi o tediarvi.
Nel gioco c’è tanto da fare.
Si imparerà gradualmente a combattere, a giocare in modalità stealth, ad accumulare esperienza e monete, a saper calibrare i momenti in cui è necessario seguire la storia principale o le varie missioni secondarie.
Avrete tutta l’Inghilterra da esplorare, a piedi o a cavallo, e per quanto sia difficile pensarlo potreste rischiare di annoiarvi. Anche io la prima volta che ho iniziato a giocare con Ezio, anni fa, pensai la stessa cosa, ma posso assicurarvi che accadrà.
E allora perché Assassin’s Creed piace così tanto?
Il mondo del gioco è grande, spazioso e arioso e ci permette di esplorarlo in tutta la sua totalità. Siamo noi giocatori a decidere cosa sbloccare e quando bloccarlo, quando fare una missione e come far crescere il nostro personaggio.
È vero che dobbiamo seguire la storia principale per scoprire la verità, ma possiamo farlo come vogliamo, magari prima esplorando tutti i luoghi, compiendo tutte le razzie, e poi dedicandoci alla storia con un personaggio forte e imbattibile, oppure il contrario.
Siamo liberi di fare come più ci piace.
Ma la cosa che rende tutti i titoli della saga indimenticabili sono le ambientazioni e la storia.
Poter visitare virtualmente luoghi lontani nello spazio e nel tempo, come se fosse veramente possibile, ti spiazza, ti immerge totalmente nel gioco, avvolgendoti completamente.
Per un’appassionata di storia come me, verificare l’attendibilità storica dei fatti narrati fin dove è possibile è una sfida in più oltre a quella di sconfiggere i Templari.
E così dimenticatevi di giocare ad Assassin’s Creed solo per un’ora, perché in soli sessanta minuti potrete solo imparare a dare due colpi di ascia o a uccidere un nemico in modalità stealth. In questo gioco vi immergerete totalmente e vi trascorrerete intere giornate, senza accorgervi del tempo che passa!
Le espansioni del gioco vi porteranno in Danimarca, in Francia e in attesa della terza che dovrebbe stupirci prossimamente con il Ragnarock, vi consiglio di conquistare tutto il conquistabile e rendere imbattibile il vostro Eivor.
A proposito quale versione avete scelto: femminile o maschile?
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