Natasha Romanoff alias Black Widow

Natasha Romanoff alias Black Widow

Era il 2010 quando Natasha Romanoff apparve accanto a Tony Stark nel mondo Marvel, e a distanza di undici anni le è stato affidato il compito di dare il via alla Fase Quattro, svelando ai suoi fan un piccolo pezzo della sua vita, quando gli Avengers si dividono prendendo scelte opposte, allontanandosi per poi tornare a essere più uniti e forti che mai.

Black Widow è sempre stata un personaggio misterioso, ambiguo, letale ma con tanto da raccontare, e come ogni buona spia che si rispetti sfuggente. Il pubblico ha sempre accettato di sapere poco di lei, a parte quello che era concesso sapere.

Eppure mi sono sempre chiesta chi è Natasha, come è arrivata allo S.H.I.E.L.D e a cosa abbia dovuto rinunciare per essere libera da un regime che l’ha solo sfruttata.

Black Widow è sempre stata un personaggio misterioso, ambiguo, letale ma con tanto da raccontare, e come ogni buona spia che si rispetti sfuggente. Il pubblico ha sempre accettato di sapere poco di lei, a parte quello che era concesso sapere.

Eppure mi sono sempre chiesta chi è Natasha, come è arrivata allo S.H.I.E.L.D e a cosa abbia dovuto rinunciare per essere libera da un regime che l’ha solo sfruttata.

Nel film a lei dedicato ci viene mostrata una Natasha diversa, una bambina che affronta un mostro troppo grande per lei, da cui viene sopraffatta; una donna che combatte quel mostro e decide la sua strada; ma soprattutto una persona che ha degli affetti, dei sogni, dei legami… qualcosa di normale in una vita che raramente per lei lo è.

E raccontando un episodio che si è svolto nel passato, pur essendo consapevoli della sua mancanza nel presente, ci si rende conto quanto la storia riesca a creare un collegamento ben saldo tra vecchi e nuovi personaggi, che altrimenti andrebbero allo sbaraglio, senza logica e linearità.

Tra i momenti drammatici, d’azioni e le pillole di ironia, non mancherà la narrazione di eventi importanti, che aggiungeranno dettagli essenziali ai film che seguiranno, che aiuteranno a comprendere il comportamento e le scelte dei personaggi che tanto amiamo come Clint Barton.

Natasha è stata importante per ogni Avengers, anche quando si è tenuta distante quasi volendoli snobbare per non essere troppo coinvolta, come se desiderasse evitare di provare emozioni forti, svelando così il suo bisogno di creare una nuova famiglia attorno a sé.

Il film le rende omaggio, ricordandola e ringraziandola per essere stata essenziale nella vita di ogni supereroe e in quella dei suoi fan.

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