Bloodmarked di Tracy Deonn

Bloodmarked di Tracy Deonn

A pochi giorni dalla sua attesissima uscita, ecco la recensione del romanzo fantasy Bloodmarked di Tracy Deonn: Bree e i cavalieri Leggendari tornano a combattere le forze del male più oscure, sapranno sconfiggerle?

Bloodmarked è l’attesissimo seguito di Legendborn: Bree e i cavalieri Leggendari tornano a combattere contro le forze del male in questo secondo imperdibile volume della trilogia fantasy bestseller di Tracy Deonn.
Intenzionata a scoprire la verità sulla morte della madre, Bree si è infiltrata nell’Ordine della Tavola Rotonda, una società segreta dell’Università della Carolina del Nord legata ai cavalieri di re Artù.
Ha però scoperto molto più del previsto: è dotata di grandi poteri, che ha ereditato dai suoi antenati. Nel mentre, l’antico conflitto fra i Leggendari e le forze demoniache degli Oscuri si è aggravato e Nick, il ragazzo a capo dell’Ordine, di cui Bree si è innamorata, è stato rapito.
I potenti a capo della società segreta sono pronti a tutto pur di nascondere questa guerra magica al resto del mondo e, come se non bastasse, non approvano il nuovo ruolo che Bree è chiamata a ricoprire grazie al suo lignaggio.
Bree e i suoi amici dovranno quindi cercare Nick contando solo sulle proprie forze.
I nemici sono ovunque, i poteri che Bree ha appena scoperto di possedere sono ancora troppo instabili e pericolosi, e la ragazza non può fare a meno di provare una crescente attrazione per Selwyn, il mago che ha giurato di proteggere Nick fino alla morte.
Dopo le straordinarie rivelazioni sulla sua vera identità, è giunto il momento per Bree di imparare a gestire i suoi poteri.
Se c’è ancora una speranza di salvare coloro che ama, Bree dovrà capire chi è veramente e fino a che punto può spingersi, mentre il conflitto con gli Oscuri si fa sempre più minaccioso…

recensione del blog.

Bree, Nick, Sel e i Leggendari sono tornati.

Bree dotata dei poteri leggendari di Re Artù e della madre ancestrale, deve dominare il potere, imparare ad utilizzarlo e diventare il grande capo che tutti si aspettano da lei.

Allo stesso tempo, deve però evitare i complotti che all’interno della società segreta si adoperano per non riconoscere la sua autorità, il suo ruolo e toglierle lo scettro del potere.

Per non dimenticare gli Oscuri e una guerra ancestrale che pesa sulle sue spalle…

Avevo molto gradito Legendborn e la sua reinterpretazione di un mito antico in chiave moderna; i personaggi mi erano sembrati ben caratterizzati per la loro giovane età e per il pubblico a cui si rivolgano e la storia, per quanto complessa e articolata non era impossibile da seguire e comprendere.

Quindi mi aspettavo tanto dal secondo volume della saga.

La storia è un continuo ripetersi di eventi: Bree frigna e si lamenta che non sa usare il suo potere ma a parte scappare dai limiti imposti da Sel o dai Leggendari più adulti, non ci prova nemmeno ad esercitarsi ed imparare ad usarlo né a studiare per comprendere l’Ordine e il suo ruolo.

Lei scappa e basta. Viene aggredita dagli Oscuri. Sal e gli altri Leggendari intervengono per proteggerla e Will non fa che curare le sue ferite.

Tutta la comitiva poi scappa, viene catturata, si libera miracolosamente, scappa, cade in qualche tranello, fa piani su piani per raggiungere il loro obiettivo che nessuno rispetterà e poi tutto ricomincia.

Per tutto il romanzo.

Il lettore tende ad annoiarsi e a chiedersi quando accadrà qualcosa di interessante?

Accade, verso la fine della storia, ma è così confuso e forzato che delude.

La storia che aveva messo insieme Tracy Deonn era geniale, accattivante, originale, moderna, attuale e aveva così tanto potenziale per essere unica e magistralmente indimenticabile: però manca di carattere e di realtà.

È sicuramente adatta ad un pubblico di adolescenti che non sono in grado di vedere le sfumature del mondo, per loro è bianco o nero, né sanno analizzare i problemi per prendere la decisione più ponderata per risolverlo, ma vivono di istinto del momento.

Però proprio perché si rivolge ad un pubblico giovane non riesce a trasmettere i messaggi importanti di saggezza che Re Artù e Vera cercano in tutti i modi di comunicare alla loro erede Bree.

Bree pecca di superbia, sentendosi superiore agli altri, non riuscendoli ad ascoltare né a confrontarsi: è lei il capo.

C’è da richiedersi però se tutto questo sia voluto proprio dall’autrice per costringerla a crescere nel prossimo volume, per metterla difronte ai suoi limiti, senza possibilità di sfuggirli ma di affrontarli e diventare chi è veramente destinata ad essere.

Sono curiosa di scoprirlo. Il prossimo volume potrebbe sorprenderci.

Vi auguro una buona lettura di Bloodmarked di Tracy Deonn.

Copia ARC fornita dalla Casa Editrici ai fini promozionali.

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