Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister è stata la mia prima lettura estiva di cui voglio parlarvi. E sì, lo so, mi ero ripromessa di pubblicare nuovi articoli al ritorno delle vacanze a Settembre, ma questa non poteva aspettare.
Si può impedire un omicidio che è già avvenuto?
È appena scoccata la mezzanotte nei tranquilli sobborghi di Liverpool. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto ecco che il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, nel giro di pochi secondi Jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo. Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa, sotto ai suoi occhi. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa soltanto che il suo futuro è distrutto. Diverse ore più tardi, si addormenta sul divano, stremata. Ma quando si sveglia… è il giorno precedente. La scena da incubo a cui ha assistito non ha ancora avuto luogo. Questo strano viaggio a ritroso nel tempo comincia a ripetersi a ogni risveglio: è l’occasione, per Jen, di ripercorrere la loro vita familiare alla ricerca di indizi. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari su suo figlio di cui era completamente all’oscuro, e la faccenda si fa sempre più inquietante. Da qualche parte, nascosta nel passato, c’è una soluzione, e Jen non ha altra scelta: deve trovarla.
In che misura le colpe dei figli dipendono dai genitori? Crediamo di conoscere le persone che amiamo, ma è proprio in famiglia che si nascondono i segreti più inconfessabili. Gillian McAllister, autrice bestseller di fama internazionale, firma il thriller dell’anno: un avvincente mistero che si annida tra le mura domestiche e si svela poco a poco, in un crescendo di tensione costruito in maniera magistrale.
recensione del blog.
Quante volte abbiamo pronunciato la frase “Se avessi saputo, non l’avrei fatto…”?
Credo spesso. Perché è semplice parlare a posteriori, dopo aver scoperto le conseguenze delle nostre scelte e fare due conti per affermare che si poteva agire diversamente.
Peccato però, che il tempo non scorre all’indietro per correggere i nostri passi sbagliati.
E se fosse possibile invece? Che cosa saremmo disposti a fare per riscrivere il nostro futuro e anche il passato?
Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister è un thriller al contrario, invece di andare avanti per consegnare un criminale alla giustizia, la sua protagonista Jen ripercorre il passato per scoprire cosa abbia causato un omicidio ed impedire che accada.
Ogni giorno si sveglia indietro nel tempo, e apprende un particolare che deve collocare nel mosaico dei ricordi della vita alla ricerca di quell’azione che il figlio ha compiuto.
Scoprirà il torbido segreto che si cela dietro quel gesto? Scoprirà le ragioni di quell’omicidio? Ma soprattutto, Jen potrà salvare il figlio?
Gillian McAllisster sa bene che ogni famiglia, anzi ogni essere vivente ha un armadio colmo di scheletri e lo racconta benissimo in questo romanzo.
Quasi prendendosi gioco delle capacità di avvocato di Jen, la mette di fronte al fatto che non sa e non può sapere tutto della sua famiglia, non perché non abbia interesse ma perché tutti e proprio tutti tendiamo a tenerci dentro qualcosa che non vogliamo rivelare, anche nel rapporto più sincero che possiamo instaurare con gli altri.
È inevitabile, lo fa anche lei durante tutta la storia.
L’autrice poi smonta tutte le convinzioni e le certezze di Jen, perché solo in questo modo saprà essere più lucida nell’osservare, nel comprendere, nel vedere quello che nel primo passato della sua vita ha ignorato.
Jen riesce nell’impresa di evitare quella folle azione e torna al suo tempo, dove per lei apparentamene nulla è cambiato, ma solo migliorato.
Ma è veramente possibile?
Se è il passato a stabilire chi siamo nel presente e chi saremo nel futuro, evitando che una o più azioni si compiano, saremo ancora noi dopo?
Quello che mi è sembrato forzato in Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister è la certezza di aver sistemato tutto solo perché ha evitato certi misfatti. E se invece fosse solo l’ennesima apparenza? Se avesse cambiato tutto in maniera irrecuperabile?
Il lettore è portato a pensare ad un lieto per Jen e la sua famiglia, ma per le altre persone coinvolte con la loro famiglia?
E se quel gesto suo figlio lo compirà ugualmente, a cosa è servito il suo lungo viaggio? Cosa ha cambiato.
Ammetto che con l’avvento dei multiversi gli autori si sono scatenati nel voler cambiare a tutti i costi qualcosa di sbagliato che non si riesce ad accettare ed affrontare, evitando che accada.
L’autrice mostra solo il grande egoismo di Jen di non sapere accettare il figlio e il marito per quelli che sono. Nel momento in cui un’azione stravolge la sua famiglia perfetta, invece di accettarlo e salvare il salvabile, lei vuole dimostrare che il colpevole è innocente e che suo figlio è una brava persona, che qualcun altro l’ha traviato verso quell’inspiegabile errore.
Jen vuole solo che la sua famiglia torni ad essere perfetta, limpida e senza macchia, dimenticandosi che la perfezione non è umana ma divina.
Posto sbagliato, momento sbagliato di Gillian McAllister è un interessante thriller psicologico, dal ritmo incalzante che non concede molto tempo per pensare o per mettere insieme una sola teoria, ma bensì infinite.
Il lettore scopre i ricordi di Jen, quasi indecifrabili e confusionari, ma che se ben collegati ad ogni pezzo del futuro vissuto prima del passato invece portano alla verità.
Una lettura non convenzionale, per una storia folle e riflessiva.
Buona lettura!
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