Mercoledì

Mercoledì

Introduzione

Mercoledì è la serie televisiva ispirata ai personaggi della famiglia Addams creata da Charles Addams per le sue vignette pubblicate i The New Yorker nel 1939.
Ma forse tutti ricordiamo la famosa serie tv degli anni ’60 in cui John Austin e Carolyn Jones interpretavano Gomez e Morticia Addams in bianco e nero sul piccolo schermo.

Una famiglia davvero mostruosa ed inquietante a cui i cimiteri mettevano allegria, le rose si esponevano senza petali, avevano un leone per animale da compagnia, e una Mano senza corpo andava gironzolando per casa.

Per non parlare del resto dei componenti della famiglia: la nonna dedicata alla stregoneria, due poco dolcissimi bambini che giocavano a torturarsi a vicenda senza dimenticare lo zio Fester (impossibile da definire) e l’onnipresente maggiordomo Lurch.

Non sono mancati nel corso degli i prodotti televisivi dedicati alla mostruosa famiglia Addams, ma quella serie – che ho rivisto un paio di anni fa di nuovo trasmessa in tv – credo che sia la più iconica.

Aneddoti personali

Io adoro la famiglia Addams.

Così stramba, irriverente, anticoncezionale che ha la capacità di spiazzarti sempre.

Personaggi fedeli alla loro natura, alle loro abitudini al loro modo di essere che li rende unici.

Li abbiamo chiamati erroneamente mostri, ma lo sono se li giudichiamo con il nostro errato parametro di normalità. Se invertiamo i ruoli, i primi sono loro a giudicarci dei mostri.

La famiglia Addams aveva la capacità di farti ridere a crepapelle, di prendere in giro i perbenismi, di smontare i cliché con pungente ironia alla quale eri incapace di rispondere, perché in fondo al cuore, sapevi che era tutto vero.

Come puoi ribattere alla verità?

In nessun modo, restavi spiazzato e facevi la figura che meritavi.

Recensione

Una cosa che crescendo mi mancava era la crescita dei personaggi.

Come un’altra famiglia famosa I Simpson, anche nella famiglia Addams i due piccoli di casa sono sempre rimasti piccoli, mentre tutti i loro fan sono cresciuti e invecchiati, io per prima.

Mi sono sempre chiesta come saranno Pugsley e Mercoledì da adolescenti? Andranno alle scuole superiori? Si diplomeranno? Come reagiranno di fronte all’autorità di un’insegnante o ai suoi insegnamenti non proprio consoni alla loro filosofia di vita? Per loro un brutto voto o una bocciatura sarà segno di onore o se ne vergogneranno?

E la serie tv Mercoledì di Netflix risponde alle mie domande.

In primis che il mondo è impreparato a Mercoledì Addams e al resto della famiglia, perché si ha una visione troppo bigotta della loro diversità e non si riesce ad andare oltre al fumo al naso che appanna la vista, per essere in grado di vedere queste persone come persone con pregi e difetti.

Io mi sarei divertita ad avere due compagni di classe come loro. Non ci sarebbero stati bulli in tutta la scuola per anni per il quieto vivere di tutti. E le lezioni sarebbero state uno spasso altro che noia mortale.

Come ogni adolescente che si rispetti, Mercoledì è in rotta di collisione con la madre, che da modello per una bambina inizia a diventare quasi una rivale per una giovane donna nell’età di passaggio più difficile della vita.

E dimostra il suo carattere ribelle non osservando le regole, agendo istintivamente e facendosi espellere da scuola.

Però credo che sarebbe accaduto indipendentemente dai conflitti familiari.

E così la nostra Mercoledì finisce a Nevermore, dove l’aura e la leggenda di Gomez e Morticia domina la scena, dove non mancherà il confronto con la generazione che l’ha preceduta, non solo per lei ma anche per tutti gli studenti.

Un collegio dove gli studenti hanno dei poteri sovrannaturali e possono esprimersi in libertà senza essere giudicati dal mondo esterno, che superati i confini però li accoglie, li giudica e li sopporta per quieto vivere, come se fossero il male minore rispetto a qualcos’altro che si ignora ma che c’è, esiste e aleggia sulle spalle di tutti.

La nostra protagonista si ritrova a fare i conti con i rapporti interpersonali. Deve crescere, deve staccarsi dal legame familiare con cui è cresciuta e imparare a vivere in società, fare amicizie e sperimentare anche i primi amori e delusioni, insomma lasciarsi andare ai sentimenti, che come in ogni adolescente esploderanno anche in lei.

Con una nonna che pratica la stregoneria, una madre con particolari doti e frequentando una dark accademia per individui con poteri soprannaturali, a Mercoledì non potevano mancare delle doti psichiche particolari, che la metteranno un paio di volte… o quasi sempre nei guai, ma che imparando a padroneggiarli l’aiuteranno a svelare un paio dei tanti segreti della città e della scuola e a comprendere le scelte dei genitori, guidandola verso i suoi primi passi verso la maturità e l’età adulta.

Conclusioni

Mercoledì è una serie televisiva che riprende lo stile dark e quasi horror della serie originale, non con lo scopo di far paura al telespettatore ma di mostrare l’assurdità delle convenzioni che definiscono la normalità.

Mercoledì e la sua famiglia non sono mostri, ma persone diverse, e questa diversità viene accentuata, portata al limite, alla soglia della mostruosità.

L’essere umano ha una paura innata di quello che non comprende, ma invece di studiarlo e imparare a comprenderlo, prende la strada più veloce e sbrigativa, lo giudica sbagliato, immorale, mostruoso.

E la serie rispecchia questo peccato di superbia.

Mercoledì non si pone il problema di farsi accettare, di adeguarsi a degli standard di comportamento o di modo di pensare, perché non è stata cresciuta ed educata così, mas spinta sempre ad essere se stessa, senza mai giudicare gli altri.

E lo dimostra sempre, che sia in una scuola tradizionale o in una particolare.

Non mi è dispiaciuto il risvolto thriller che prende la trama, che conferisce un tono più maturo ai personaggi, ma li sdogana da stereotipi a cui sono sempre stati legati, rendendoli più moderni e più inconsueti del solito.

Mercoledì è riuscita a sorprendermi e sono curiosa di scoprire che cosa combinerà nella prossima stagione.

In attesa del suo prossimo balletto che scateni le doti di danzatori del pubblico, vi consiglio assolutamente di guardare la serie tv e di innamorarvi di questa nuova versione moderna della famiglia Addams.
C’è da chiedersi… anche Pugsley crescerà e avrà il suo momento di gloria?

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