L’imbalsamatore di Alison Belsham

L’imbalsamatore di Alison Belsham

Carissimi amici e lettori, oggi vi parlo del thriller L’imbalsamatore di Alison Belsham per Newton Compton Editori. Il titolo è il terzo che riguarda la serie dedicata al detective Francis Sullivan dopo Il tatuatore Ladro di tatuaggi. Voi avete letto i libri? Cosa ne pesante? Per scoprire cosa ne penso io, non vi resta che leggere l’articolo.

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L'imbalsamatore di [Alison Belsham]

Quando un corpo appena mummificato viene ritrovato al museo di storia naturale di Brighton, il detective Francis Sullivan non riesce a crederci. 
Chi è quella donna? 
Ma poi per la città iniziano ad apparire vasi sepolcrali egizi contenenti parti del corpo e messaggi criptici, e Sullivan si rende conto di avere a che fare con un serial killer. 
Vendetta, ossessione e un’antica religione sembrano aver trovato la perfetta sintesi in questo caso, che campeggia su tutte le prime pagine di cronaca nera, scatenando un’ondata di terrore in tutta Brighton. 
Impegnato in una corsa contro il tempo, il detective Sullivan dovrà fare appello a tutta la sua determinazione per scoprire la vera identità dell’Imbalsamatore prima che sia troppo tardi. 
Perché ci sono demoni del suo passato che, dopo anni di oblio, cominciano a risvegliarsi… 
Francis ancora non lo sa, ma c’è una verità oscura che sta per tornare alla luce.

recensione del blog.

Leggere il terzo volume di una serie, senza conoscere i volumi che l’hanno preceduto è sempre una scelta azzardata. 
La mia scelta di leggere L’imbalsamatore lo è stata, ma non me ne sono pentita.

I collegamenti con i due libri precedenti è evidente, soprattuto perché in quelli viene definito il rapporto tra i personaggi e il loro percorso che li ha portati fino alla terza storia.

Il fatto che l’autrice spieghi in linea generale le dinamiche che si sono intrecciate tra i vari personaggi, questo aiuta il lettore a comprendere meglio le scelte e i comportamenti dei protagonisti, senza che appaiano scontate o fuori luogo.

L’imbalsamatore e Francis sono due facce della stessa medaglia: uno è il male, il caos, il dio serpente malefico che vuole distruggere il creato e prendere il comando e l’altro è il dio in carica, che ha il compito di proteggere l’umanità e distruggere il suo nemico.
Chi vincerà?

Si intuisce dalla prime pagine, che l’imbalsamatore sia la nemesi di Francis, che lo stia braccando, che gli stia lanciando messaggi in codice che solo lui può decifrare; però Sullivan non lo comprende immediatamente e le indagini si allungano, sembrano inutili fino all’intuizione che chiunque avrebbe avuto al primo ritrovamento di cadavere.

Una scelta narrativa azzardata, che nella prima parte rallenta molto la lettura ed introduce contemporaneamente nuove dinamiche tra i personaggi, che restano in sospeso forse – come ho intuito io – per una prossima storia, perché le avventure di Francis Sullivan non sembrano proprio terminate.

L’imbalsamatore è malato, fortemente disturbato, ce lo confessa nei suoi momenti narrativi, ma non ci svela il motivo del suo odio nei confronti di Sullivan fino alla fine e, quando il lettore lo scopre, ha una doppia reazione: da un lato quasi di delusione per la sua ossessione che appare poco convincente, mentre dall’altra si complimenta con lui per l’arguzia, per la follia e per la determinazione e la costanza nel portare avanti la sua vendetta.

L’autrice inoltre riesce a suscitare un certo interesse per la storia egiziana. I suoi accenni ben proposti e approfonditi, riescono a stimolare la curiosità del lettore, e a farlo interessare alla storia delle divinità e ai loro scontri o alleanza per conquistare il potere, il loro ruolo nei confronti dell’essere umano e come l’influenza di uno o più di loro, possa aver caratterizzato determinati periodi storici.

Una lettura consigliata per avvicinarsi a un genere che riesce a spaziare, e a far confluire dentro le sue pagine caratteristiche di altri generi letterari.

Copia ARC fornita dalla CE ai fini promozionali.

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