Con grande attesa arriva anche la mia prima recensione dell’anno per Leone Editore, con il thriller L’isola delle ombre di Ignazio Pandolfo.
Bruno è un giovane prete dal passato traumatico, di cui non ricorda molto, se non che suo padre ha ucciso la madre e si è suicidato, e che lui e la sorella Edda sono stati affidati allo zio Edoardo, uomo malvagio e violento.
Ora, Bruno sta attraversando un periodo difficile: la sua fede religiosa è in crisi e Edda muore dopo una lunga malattia.
Perciò, quando il suo vecchio amico Marco lo invita a stare un po’ da lui, sulla salubre Isola Piccola, per riprendersi dal lutto e cambiare aria, Bruno è più che felice di accettare.
Ma, una volta lì, si accorge che qualcosa non quadra. Sembra che non solo Marco e sua moglie Ambra, ma tutti gli abitanti dell’isola si comportino in modo strano e, presto, Bruno si rende conto di essere vittima di una congiura. L’hanno attirato in trappola su quell’isola.
Ma perché? E in che tipo di pericolo si trova Bruno? Il suo fragile equilibrio psichico vacilla sempre di più, mentre le ombre partorite dalla sua mente si confondono con la realtà.
recensione del blog.
Sebbene Ignazio Pandolfo sia un veterano del genere thriller, io lo conosco solo ora alla pubblicazione del suo quinto romanzo: L’isola delle ombre.
ll romanzo non è un classico thriller a cui si pensa immediatamente, la trama non è portata avanti dal cattivo di turno per ostacolare il protagonista di turno né si pone l’obiettivo di inserire eventi adrenalinici e incalzanti, per non far calare l’attenzione del lettore.
L’isola delle ombre segue invece una versione rielaborata del thriller psicologico, dove l’azione cede volentieri il posto all’inganno, al mistero, al complotto e ai segreti che lentamente si svelano nel corso della storia.
Elementi che sembrano voler prendere il sopravvento e diventare i protagonisti della storia, quasi a spodestare Bruno di tale ruolo.
Tutti sanno quello che Bruno ha dimenticato.
Tutti vogliono conoscere il segreto celato nella sua mente.
Chi è Bruno veramente?
Ignazio Pandolfo così relega un gruppetto di persone, apparentemente affabili e perbene, in un’isola deserta dove lo scorrere del tempo sembra essersi fermato come in un incantesimo, in attesa che sia spezzato.
Bruno è la chiave di tutto.
Può una persona avere una tale responsabilità?
Per l’autore sì.
Quasi le imprigiona, per punirli della loro avidità, della loro mancanza di coraggio, per il loro egoismo e la loro falsità.
Tutti loro sanno e stanno fermi lì a guardare, pronti solo a prendersi la loro parte, sfruttando Bruno, in crisi con se stesso e profondamente sofferente per la sua crisi di identità e per la perdita della sorella.
I suoi ricordi emergeranno e la sua mente prenderà il controllo sulla ragione, rendendo vivi i ricordi dimenticati, dando voce alle verità che prima era stata costretta a tacitare.
E tornerà ad essere vittima e carnefice, come in passato, questa volta senza via di scampo, senza possibilità di scegliere tra bene e male, perché abbandonato da chi sa, da chi conosce il segreto, da chi poteva tendergli la mano e dargli un’unica possibilità di scelta.
In L’isola delle ombre, Ignazio Pandolfi mette in scena un quadro orripilante e drammatico dell’animo umano, ma non con l’intenzione di scuotere gli animi e sensibilizzarli, ma per affermare con convinzione l’unica verità: il genere umano è egoista.
Uomini e donne agiscono seguendo la proprie indole, in maniera egoistica, per raggiungere i propri fini personali, calpestando spesso la dignità di chi è debole e chiede silenziosamente aiuto.
Diventano ancora più cattivi in presenza di chi ha un animo debole, confuso, incerto, pauroso o incapace di discernere il bene dal male, e si dimostra facilmente influenzabile, dimostrando che l’altruismo, la generosità e la bontà sono doni per pochi eletti.
L’isola delle ombre di Ignazio Pandolfi fa paura non perché racconta una storia di paurosa, ma perché dirada le ombre che avvolgono sapientemente i cuori degli esseri umani, mostrandoli alla pienezza della luce e della verità.
Una lettura super consigliata agli audaci e ai temerari.
Buona lettura!
Copia cartacea fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.
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