Quando arriva il Natale – Andrew Klavan

Quando arriva il Natale – Andrew Klavan

Sembra impossibile associare la parola Natale al titolo di un thriller, che cosa possono avere queste due parole in comune? Scopriamolo nella recensione de Quando arriva il Natale di Andrew Klavan per Leone Editore.

Il Natale si avvicina, ma non tutti sono più buoni.

Un terribile omicidio scuote infatti la tranquilla cittadina di Sweet Haven.

Il veterano dell’Afghanistan Travis Blake ha ucciso a sangue freddo la sua compagna Jennifer, preso da un attacco di gelosia.

Cameron Winter è un professore di Letteratura inglese, dal misterioso passato, che finisce in questa storia quasi per caso.

Una sua vecchia fiamma, Victoria, gli chiede aiuto per dimostrare l’innocenza di Travis di cui, contro ogni evidenza, è convinta.

Cameron non riesce a dirle di no e giunge a Sweet Haven.

Qui troverà però ad attenderlo una realtà molto più complessa, e pericolosa, di quanto si aspettasse.

recensione del blog.

L’approssimarsi delle feste natalizie scatena nelle persone sentimenti contrastanti, legati a ricordi d’infanzia, ad esperienze personali o altri accadimenti verificatosi in questi giorni, che riescono a determinare l’approccio personale con questi giorni a vita.

In automatico si pensa ad addobbi, regali, camino acceso, cioccolata calda, torte profumate, baci e abbracci, in poche parole alla famiglia, alle buone azioni, all’altruismo, a tutto ciò che di buono e bello che possa esistere.

Eppure il Natale non è mai stato esente dal male. Al contrario, in molte occasioni le azioni più immonde sono state compiute dietro gli stendardi di questa festività.

Come accade a Sweet Haven. Per mano di Travis Blake si compie un efferato omicidio che di dolce non ha proprio niente.

Tanto palese e terrificante da non ammettere nessuna giustificazione, ma allo stesso tempo inaccettabile.

Cameron è chiamato a indagare, a confutare l’ovvio, perfino l’ammissione di colpa dello stesso Travis.

Spente le luci della festa, i ricordi prendono il sopravvento, in un lungo flusso di riflessione e confessione personale con un psicologa.

Cameron ripercorre la propria esperienza personale, rivivendo quei giorni di festa con l’innocenza di bambino e assaporandone la magia, il calore e la bellezza. E successivamente con la consapevolezza dell’adulto, di chi sa dove guardare per trovare la nota stonata, il tassello mancante che racconta un’altra storia.

E senza farsi ingannare dalla magia della ricorrenza e dalla sua melodia suadente, Cameron usa la sua esperienza personale come esempio, cercando dove le luci non arrivano, senza farsi condizionare dall’apparenza di un luogo o del pensiero comune.

Trovato il colpevole, bisogna punirlo… ma c’è una colpa da punire?

A volte ci sono azioni compiute per un bene superiore, per non deludere le persone che ci credono perfetti, per non perdere la dignità, per giustificare un’azione sbagliata… ma vanno sempre perdonate? O sempre punite?

Cameron si trova difronte a questo dilemma.

Il passato e il passato percorrono due strade parallele, confrontando due situazioni: da una parte una bugia per proteggere una persona che ha compiuto una brutta azione, dall’altra una bugia per proteggere una vittima.

Quale fa più male?

Una bugia è sempre una bugia, senza possibilità di comprensione?

La verità deve vincere a ogni costo?

Andrew Klavan in Quando arriva il Natale riesce ad abbattere i limiti dei concetti di verità e bugia, di giusto e sbagliato, li scardina dalla loro idealizzazione e dal loro prevaricare una sull’altra.

A Cameron viene chiesto di scegliere tra due vie: la verità o la giustificazione di una bugia a fin di bene?

Possono convivere ed essere entrambe accettabili?

Una scelta paradossale, una scelta impossibile eppure così comune nella vita degli esseri umani.

La stessa richiesta viene fatta a te, lettore: che cosa sceglierai?

Buona lettura!

Copia cartacea fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.

/ 5
Grazie per aver votato!