L’estate si fa sempre più torrida? Non preoccupatevi, ci pensa Panesi Edizioni con le sue uscite a darci refrigerio, con tre titoli:
La borsa delle cianfrusaglie di Zia Jo (Vol. V) di Louisa M. Alcott, attesissimo da tutti gli appassionati e con la traduzione di Lisa Raspanti, Omicidio al carbone di Piera Angeloni, una nuova indagine dell’amato vigile Genio Bisso, e Ricordati di noi di Arianna Moggia, un romanzo sulla forza dei sentimenti.
Nel quinto volume della serie tanto amata dei racconti di L.M. Alcott, La borsa delle cianfrusaglie di Zia Jo, divisa in sei tomi, troviamo tredici nuovi racconti brevi scritti tra il 1872 e il 1882: Il ragazzo di Jimmy sulla Pinnafore, Due piccole viaggiatrici, Un allegro 4 luglio, Sette gatti neri, Il racconto di Rosa, Il pranzo, Un’idea brillante, Una notte accampati fuori casa, La mia piccola scolaretta, Ciò che fece una pala, Vongole, La fiera del bestiame di Kitty e Che fine fanno gli spilli.
In Omicidio al carbone torniamo negli anni ’60. La preside del Liceo Scientifico “G. Galilei” scompare e suo cugino, il sindaco Bernardo Sanguineti, incarica Eugenio Bisso, da tutti chiamato Genio, di cercarla. Lui la trova nella villetta in cui è ospite, ma intanto lì vicino viene scoperto uno strano omicidio. Nitta, moglie di Genio, durante l’annuale acquisto dell’olio d’oliva per il consumo familiare, viene a sapere dalla contadina che si occupa del commercio che nei pressi del suo rustico la notte del delitto si è udito un acceso diverbio. A uno dei litiganti è sfuggito un nome: Maurizio.
Il sindaco convoca Genio per svolgere una seconda incombenza: dovrà consegnare documenti importanti a lord Ghell, residente abituale della ridente cittadina affacciata sul Golfo del Tigullio, ma qui lo attende un’altra sorpresa. Cos’avranno in comune “Maurizio” e il gentiluomo inglese? A questo punto Genio è costretto, ancora una volta, a indagare.
Ricordati di noi è il secondo romanzo di Arianna Moggia. Maya è una fotografa dal carattere impetuoso e deciso, sempre in giro per il mondo, non trascorre più di una settimana al mese a casa. Pietro è educatore in un orfanotrofio messicano, è altruista e sensibile. Da bambini, per dieci anni, hanno trascorso insieme le due settimane di vacanza che la famiglia di Maya trascorreva nell’hotel gestito dai genitori di Pietro. Anche se giovanissimi, hanno vissuto un amore che li ha segnati nel tempo: quando la vita ha deciso di separarli, nessuno dei due ha smesso di cercare il volto amato tra mille altri volti, vivendo una vita a metà. Fino a quando Maya, durante un viaggio a Barcellona, conosce Juan, si innamora e lo sposa! Quasi per caso, Maya decide di trascorrere il viaggio di nozze proprio al Bahia Hotel, lo stesso che una volta apparteneva alla famiglia di Pietro, senza sospettare che lui, ogni 5 novembre, torna lì, pronto a rispettare la loro vecchia promessa d’amore.
Il quinto volume della serie, divisa in sei tomi e intitolata La borsa delle cianfrusaglie di Zia Jo, contiene tredici nuovi racconti brevi scritti tra il 1872 e il 1882: Il ragazzo di Jimmy sulla Pinnafore, Due piccole viaggiatrici, Un allegro 4 luglio, Sette gatti neri, Il racconto di Rosa, Il pranzo, Un’idea brillante, Una notte accampati fuori casa, La mia piccola scolaretta, Ciò che fece una pala, Vongole, La fiera del bestiame di Kitty e Che fine fanno gli spilli.
“Così come le nonne frugano le loro borse e i loro fagotti in cerca di allegri ninnoli da incartare e con cui riempire le piccole calze che pendono in fila alla vigilia di Natale, così io ho raccolto alcune storie, vecchie e nuove, per far divertire la grande famiglia che mi è cresciuta attorno in modo così rapido e meraviglioso. Spero che quando cammineranno in papaline e vestaglie per rovistare nelle calze gonfie, i piccoli cari esclameranno un “Oh!” di piacere e saltelleranno con soddisfazione, al tirar fuori questo piccolo dono dalla borsa delle cianfrusaglie di zia Jo.”
Così come le nonne frugano le loro borse e i loro fagotti in cerca di allegri ninnoli da incartare e con cui riempire le piccole calze che pendono in fila alla vigilia di Natale, così io ho raccolto alcune storie, vecchie e nuove, per far divertire la grande famiglia che mi è cresciuta attorno in modo così rapido e meraviglioso.
Anni ’60. La preside del Liceo Scientifico “G. Galilei” scompare e suo cugino, il sindaco Bernardo Sanguineti, incarica Eugenio Bisso, da tutti chiamato Genio, di cercarla. Lui la trova nella villetta in cui è ospite, ma intanto lì vicino viene scoperto uno strano omicidio.
Nitta, moglie di Genio, durante l’annuale acquisto dell’olio d’oliva per il consumo familiare, viene a sapere dalla contadina che si occupa del commercio che nei pressi del suo rustico la notte del delitto si è udito un acceso diverbio. A uno dei litiganti è sfuggito un nome: Maurizio.
Il sindaco convoca Genio per svolgere una seconda incombenza: dovrà consegnare documenti importanti a lord Ghell, residente abituale della ridente cittadina affacciata sul Golfo del Tigullio, ma qui lo attende un’altra sorpresa.
Cos’avranno in comune “Maurizio” e il gentiluomo inglese? A questo punto Genio è costretto, ancora una volta, a indagare.
Il romanzo, pubblicato nel 2017 da Libro-mania, comparve solo come e-book con il titolo: Il delitto di Ripamarina. Arricchito e ampliato nei contenuti, torna adesso anche in cartaceo per Panesi Edizioni con il titolo originale: Omicidio al carbone.
Nel suo intimo, si pose la fatidica domanda: che differenza esiste
fra un uomo ricco e un signore?
Si rispose come sempre: un uomo ricco è un individuo fornito di
molto denaro, mentre un signore può essere tale anche senza il becco
di un quattrino. Era tutto, e solo, una questione di stile.
Maya è una fotografa dal carattere impetuoso e deciso, sempre in giro per il mondo, non trascorre più di una settimana al mese a casa. Pietro è educatore in un orfanotrofio messicano, è altruista e sensibile. Da bambini, per dieci anni, hanno trascorso insieme le due settimane di vacanza che la famiglia di Maya trascorreva nell’hotel gestito dai genitori di Pietro. Anche se giovanissimi, hanno vissuto un amore che li ha segnati nel tempo: quando la vita ha deciso di separarli, nessuno dei due ha smesso di cercare il volto amato tra mille altri volti, vivendo una vita a metà. Fino a quando Maya, durante un viaggio a Barcellona, conosce Juan, si innamora e lo sposa! Quasi per caso, Maya decide di trascorrere il viaggio di nozze proprio al Bahia Hotel, lo stesso che una volta apparteneva alla famiglia di Pietro, senza sospettare che lui, ogni 5 novembre, torna lì, pronto a rispettare la loro vecchia promessa d’amore.
Ricordati di noi è un romanzo carico di sentimenti, che parla della forza del primo amore, ma anche della capacità di perdonare e voltare pagina.
Per loro non era ancora il momento, ma era certo che quel giorno
prima o poi sarebbe arrivato e lui si sarebbe fatto trovare pronto e
più innamorato che mai. Una lunga attesa per raggiungere la sua
stella cometa che fuggiva ogni volta dopo quindici giorni…
Ne sarebbe valsa la pena.
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