The Matrix è stato riavviato.
Gli uomini e le macchine hanno raggiunto un compromesso.
Sono passati sessant’anni da questo momento: che cosa è successo a Trinity, Neo e Morpheus? Ce lo siamo sempre chiesti, abbiamo fatto svariate ipotesi, ma siamo pronti a scoprirlo nel quarto film The Matrix Resurrections?
La trilogia di The Matrix ha lasciato una finale aperto, ha fatto sperare in u riavvio in cui non ci sarebbe stata la guerra, il sole sarebbe tornato a splendere e soprattuto uomini e macchine avrebbero imparato a coabitare sul pianeta senza sfruttarsi a vicenda, ma trovando un compromesso favorevole a entrambe le razze.
Vent’anni dopo, Lana Wachowski ci sorprende raccontando la sua versione della storia.
Che cosa c’è di nuovo rispetto ai precedenti titoli? Niente. Si ha sempre l’impressione di citazioni diventate incancellabili nella mente del telespettatore e che un tempo lo fecero sognare e gasare per la spettacolarità e l’innovazione.
Ritornano l’Architetto e l’agente Smith. Che noia. Sono uguali a prima, forse il primo avrebbe bisogno di una visita dallo psicologo, tanto per capire cosa vuole diventare da grande e risolvere i suoi problemi generazionali con il padre.
Ovviamente da prassi poteva mancare il politicamente corretto? No.
Se Neo è diventato una schiappa che più schiappa non si può. Dimenticatevi i combattimenti da maestro Kung fu o le acrobazie di cui l’Eletto ci aveva deliziato per lasciarci incollati allo schermo senza fiato, ora lo vedremo solo fare da scudo alla sua donna e alzare le mani in segno di rallentare, per bloccare i colpi che i nemici scagliano nella loro direzione.
Tutto questo ha un senso? Secondo la teoria del politicamente corrente citato prima, è l’unica strategia possibile per far emergere il personaggio di Trinity, per dare potere alle donne, per eguagliarla al magnifico che l’Eletto aveva sbaragliato nella trilogia precedente.
Mi chiedo, ma solo io mi sono chiesta il senso di tutto ciò? Trinity è sempre stata cazzuta e tosta, abilissima nel combattimento e intelligente, era già migliore di Neo, che senso aveva mettere su tutta questa buffonata per ridarle qualcosa che lei aveva già?
Per fino gli attori protagonisti Keanu Reeves e Carrie Ann Moss mostrano la loro insoddisfazione e fatica nella recitazione, mancando l’entusiasmo e la profondità delle loro performance.
The Matrix Resurrections poteva andare oltre, aprire nuove strade su un futuro che avrebbe rappresentato la fine di una trilogia e l’inizio di una nuova saga di successo; però si limita a prendersi in giro, cercando di voler lasciare un messaggio profondo, di dimostrarsi nuovamente innovativo e di affrontare tematiche scottanti senza riuscire a centrare l’obiettivo.
Forse sarebbe necessario e utile un nuovo riavvio di The Matrix.
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