The girl next door – I segreti di Ashdon di Phoebe Morgan
Introduzione.
Oggi il blog partecipa a un interessante Review Tour organizzato da Leone Editore per il libro di Phoebe Morgan. Ho già conosciuto lo stile di scrittura dell’autrice tramite la lettura di Bugiardo… e di questo libro cosa ne penso? Per saperlo, non vi resta che leggere l’articolo.
Recensione
In una comunità tranquilla e benestante la vita procede quasi monotona, senza eventi rilevanti che possono agitarla, con abitanti cordiali e sinceri, pronti a tendere la mano al vicino meno fortunato… tutto così finto.
Che cosa nasconde una comunità del genere? Possibile che non ci sia una sola famiglia con un segreto da svelare?
Tutto viene sconvolto con una tragedia impensabile: la morte delle giovane Clare. La prima cosa che accade è la corsa alla ricerca del possibile omicida, tutti gli abitanti sono pronti a battersi la mano sul petto ergendosi a giudici e ad indicare il più probabile assassino, basandosi su episodi precedente; perché se un uomo ha già commesso un crimine, lo farà ancora.
Ma l’autrice sin dalle prime pagine, da ben precisi dettagli descritti ci invita alla prudenza, a non farci coinvolgere dall’emotività e invita il lettore, fornendo pagina dopo pagina elementi essenziali, ad andare oltre le apparenze, a guardare la finestra della casa accanto senza soffermarsi sul colore delle tende abbassate ma bensì ad alzare il pesante tendaggio e a svelare la cruda realtà che i muri della casa celano agli estranei.
Conosciamo davvero le persone? Ci basta “frequentarle” per cogliere ogni più loro intimo segreto?
In questo libro, il lettore viene introdotto, dopo un inizio scottante, gradualmente alla conoscenza dei personaggi, ciascuno dei quali ben caratterizzato, con le proprie paranoie, i propri segreti e le proprie debolezze. C’è una cura dei dettagli nella loro descrizione degli atteggiamenti o dei dialoghi, che spesso è possibile identificarli con persone che già si conoscono nel proprio quotidiano.
Uomini e donne a volte ambigui perché desiderano mantenere una parvenza di normalità e di rispettabilità, come se volessero cancellare un passato torbido e colmo di sofferenza, e la narrazione ci porta verso questa direzione, creando empatia con i personaggi, prendendone anche le difese e criticandoli quando prendono decisioni “comode” e dettate dalla “paura”.
L’autrice non dimentica nemmeno Clare. La protagonista involontaria dello stravolgimento di questa comunità, che ahimè, si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, vittima della furia rabbiosa del suo omicida, che vuole proteggere sé stesso e credendola un ostacolo alla conduzione della sua rispettosa vita.
Toccanti i momenti in cui Clare si racconta, emozioni intense e uniche come possono esserlo solo a sedici anni. Speranze e sogni infranti che enfatizzano la precarietà della vita stessa.
Un thriller che non smette di sorprendere pagina dopo pagina, facendo credere che la soluzione è proprio quella che si sta pensando in quel preciso attimo, per poi smentire alla pagina seguente.
Costante la presenza dei Goodwin, i vicini di casa di Clare. Jane Goodwin sembra aver nella vita uno scopo preciso: guardare al di là della finestra e spiare la ragazza e la famiglia che abitano alla porta accanto, facendosi tanti elucubrazioni mentali, cercando di sviare le indagini della polizia in modo da evitare un coinvolgimento della propria di famiglia in tutto questo orrore.
Una donna pia e pronta ad aiutare la comunità, ma perché non aiuta sé stessa?
Come può assecondare le follie del marito?
Come può non notare una situazione di disagio nella casa dei vicini?
Un personaggio centrale in tutta la storia, che non vuole mostrarsi al lettore completamente, ma solo a gradi e in determinati episodi che lo portano a ricredersi sulle proprie percezioni, fino a quando non lo sconvolge con la verità più crudele e assurda.
Conclusioni
Uno sconvolgete thriller che svela i segreti che tutte le comunità tranquille celano dietro un pesante drappo alle finestre.
Voto
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Citazioni
Una vita spezzata.
Una famiglia perfetta e i suoi inconfessabili segreti.
Reprimo i pensieri prima che la mia mente possa imboccare quella direzione, respingendoli nel recesso del mio cervello in cui accantono tutte le cose a cui preferisco non pensare.
Conosco mio marito.
So di cosa è capace.
Lo so, non è così?
Il sapore metallico adesso mi invade la bocca: ogni cosa sembraconfusa, rallentata, come se fossi sott’acqua, eppure non sono sott’acqua, sono qui a Sorrow’s Meadow e sto andando a casa di Owen e non voglio che tutto questo accada, non voglio morire così, non prima di aver rivisto Owen, non prima di aver rivisto la mamma.
Non voglio assolutamente morire.
Note
Copia cartacea fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.
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