Continuano le letture estive del blog e oggi ho il piacere di parlarvi di François – Xavier Dillard al suo esordio in Italia grazie a Leone Editore e al suo titolo Svegliati.
Paul Vignaud, giovanissimo talento dell’informatica che lavora per la polizia scientifica, ha sviluppato un programma sorprendente che, incrociando i dati delle indagini, è in grado di individuare il colpevole di qualsiasi delitto.
Il banco di prova per il nuovo software è una serie di brutali omicidi che sta scuotendo Parigi: i corpi di alcune ragazze, accomunate solo dalla loro bellezza, vengono ritrovati con i segni di orrende torture.
Nella stessa città, nel frattempo, anche Basile Caplain ha perso la pace: da quando ha subito un trapianto di cuore, le sue notti sono agitate da incubi spaventosamente vividi.
Ossessionato da queste esperienze che lo hanno ingabbiato nella disperazione, Basile è pronto a tutto per trovare una via di fuga.
Così come è pronto a tutto Paul, che nei tormenti della propriastoria familiare troverà l’orrore e l’espiazione.
recensione del blog.
Oggi vi parlo del primo libro di François – Xavier Dillard tradotto in Italia, grazie a Leone Editore. Un thriller come spesso accade ha colpito il mio interesse e devo ammettere che è stato il titolo a invogliarmi a leggerlo.
Che cosa vorrà dire Svegliati?
È un pò ambigua la risposta e credo che lo sia volutamente. L’autore gioca molto sulla dualità dei personaggi, il contrasto forte tra quello che appaiono agli altri e quello che in realtà sono; mostrando anche la complessità dell’animo ma soprattuto della mente umana.
Per quanto la razionalità tende a prevaricare sulle emozioni, fin troppo spesso queste hanno il sopravvento definitivo e distruttivo sull’essere umano.
Nessuno ha mai difeso una causa così strana, assurda eppure semplice.
Tutto inizia e finisce con questa frase. E nel mezzo il caos della vita.
Sono tante le vite coinvolte in questa storia, che si è una lotta contro il tempo. La missione è fermare il serial killer che miete una vittima dopo l’altra, spezzando la vita di donne indifese, senza un collegamento preciso. Da cosa è spinto? Da una passione? Da una repulsione? Dalla perversione? Dall’impotenza? Dalla rabbia? Dall’odio? Dalla discriminazione? Sono poche le informazioni in possesso della polizia per anticiparlo e bloccarlo definitivamente.
In soccorso delle autorità arrivano un giovane informatico e uno psichiatra con una dote particolare.
Ma non è solo il serial killer ad avere problemi, anche chi lo sta cercando deve fare i conti con i propri incubi.
È troppo preso dalle sue notti senza sonno e dalle sue giornate senza sogni.
Non si era ancora confrontato con la complessità della natura umana, con le sue perversioni, con il male e la sofferenza che l’uomo è capace di infliggere ai suoi simili.
Ogni persona coinvolta in questo caso, si trova ad affrontare una doppia sfida: entrare nella testa di un criminale e comprendere i motivi della sua crudeltà e come fermarlo; ma anche entrare nella propria testa e fare i conti con segreti nascosti, paure represse, verità omesse e incubi.
Il tutto senza un attimo di respiro. Non c’è tempo per fermarsi. Si deve essere precisi e colpire al nocciolo della questione.
In un contesto molto complesso, dove i vari protagonisti si passano il testimone, facendosi conoscere, lasciandoci entrare nei propri ricordi e portando alla luce i propri drammi personali, affrontandoli con il lettore; l’autore riesce a non essere mai scontato, a non usare il problema che affligge un personaggio solo per creare una suspence o cadere in un cliché, ma va oltre, rendendolo quasi un elemento di disturbo nel lettore per far cadere tutte le teorie che si è creato in testa, per riuscire poi a sbalordirlo con nuovi elementi della trama che portano poi alla fine della storia.
Un finale che è quasi surreale come tutta la storia, ma che invece diventa perfettamente logico, grazie all’abilità dell’autore di intrecciare e mettere al posto giusto ogni elemento della storia.
Pagina dopo pagina, il lettore affronta un percorso ben delineato in cui conosce i vari protagonisti, assiste a momenti molto singolari della loro esistenza, in cui potrebbero spezzarsi e autodistruggersi in un attimo, e poi li vede reagire e andare avanti, nel più semplice e a volte doloroso dei modi.
Non sa come dirgli quanto può essere catastrofico dissotterrare dal passato le cose che i familiari hanno deciso di tenere segreto. Ma può anche essere fondamentale per se stessi.
Ed era guarita malgrado quella ferita, malgrado i dubbi e il dolore.
Non credo che l’intenzione dell’autore sia giustificare le azioni del serial killer.
Il suo excursus nelle profondità e nell’oscurità dell’animo umano, vogliono essere un esempio per il lettore, di quanto una persona possa diventare malvagia, a tal punto da non guardare in faccia nessuno, neppure i propri figli, pur di soddisfare la propria perversione.
Crudeltà che vengono spesso nascoste, per paura o per vergogna, ma che tardi o presto verranno scoperte, perché la verità non può essere taciuta per sempre.
Che sia un programma informatico, una seduta di ipnosi o lo scoprirsi proprietari di un appartamento improvvisamente ereditato, ogni oscura bugia sarà rivelata dalla luce della verità; e in quel momento l’essere umano dovrà fare i conti con la propria indole e con il dolore, starà a lui decidere se affrontarlo, ricucire la ferita e guarire cambiando o semplicemente cedere all’oblio e perdere se stesso.
In un mondo in cui a volta la realtà è un incubo, sta a noi decidere se svegliarsi.
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