Sabriel di Garth Nix

Sabriel di Garth Nix

La recensione in anteprima del blog del fantasy Sabriel di Garth Nix, primo titolo della trilogia dedicata al Vecchio Regno per Fazi Editore.

Garth Nix, stella del firmamento della letteratura fantasy, torna in libreria con Sabriel, il primo capitolo della trilogia del Vecchio Regno: ormai un grande classico.

Sabriel studia in un prestigioso college per sole ragazze non lontano dal Muro che divide il territorio di Ancelstierre dal magico e pericoloso Vecchio Regno, dove suo padre ricopre la carica di Abhorsen, il protettore che ha il compito di impedire ai morti di tornare nel mondo dei vivi. Da quando la famiglia reale è decaduta, i morti sono diventati sempre più forti e intrepidi, minacciando di sopraffare l’intero regno. Quando il padre di Sabriel viene imprigionato nel mondo della Morte da una pericolosa creatura, la ragazza si mette in viaggio per salvarlo. Lungo la strada, troverà come compagni di viaggio Mogget, un antico spirito costretto nella forma di un gatto bianco, e il giovane mago Touchstone, che verrà liberato da un incantesimo durato decenni ma rimarrà intrappolato sotto il peso di dolorosi ricordi. Ogni passo nelle profondità del Vecchio Regno li avvicinerà a minacce mai viste prima, che costringeranno Sabriel ad affrontare il proprio destino in una battaglia con le vere forze della vita e della morte. Chi proteggerà i vivi quando i morti torneranno?

recensione del blog.

Con il romanzo fantasy Sabriel di Garth Nix si fa un tuffo nel passato, ritornando con piacere a una scrittura diversa da quella cui si è abituata la generazione corrente di lettori e scrittori.

Sabriel è in tutto e per tutto un perfetto rappresentante di una vecchia scuola, che per quanto affascinante, non sempre fa breccia immediatamente nel cuore del lettore: minuziose descrizioni di luoghi, antefatti, azioni e pensieri dei personaggi, che rallentano la narrazione e la trasformano in un lungo viaggio introspettivo, quasi in parallelo con quello del protagonista della storia.

Sabriel è ambientato in un mondo fantasy classico, ovvero dove la popolazione è suddivisa in mondo normale da un lato e mondo stranamente magico dall’altro, che si ignorano a vicenda, ma che sono consapevoli l’uno della presenza dell’altro.

E Sabriel, ultimo Abhorsen, vive consapevole in bilico tra queste due realtà, cercando di comprenderle entrambe, di trovare il suo posto, di capire chi è e chi vuole diventare.

Come in ogni fantasy che si rispetti, Sabriel non sarà da sola ma circondata da improbabili compagni di viaggio, che a loro volta dovranno intraprendere un ulteriore viaggio interiore per far emergere tutto il loro potenziale.

Sabriel è giovane, impulsiva, inesperta e quindi le sue decisioni rispecchieranno questi aspetti del suo carattere facendoli apparire quasi bambineschi e senza senso, ma saranno i più importanti, la forgeranno e la ricompenseranno con l’esperienza di cui ha bisogno per compiere il suo destino.

Con Sabriel di Garth Nix si torna a leggere l’epicità in maniera semplice, riscoprire il valore dell’amicizia, dello scorrere del tempo, della collaborazione e della fiducia nelle proprie capacità che molto spesso sono date per scontate, e trattate con superficialità nella narrazione, quando invece ne sono protagoniste come le gesta eroiche di Sabriel.
Un romanzo interessante, che lancia una nuova saga, di cui non vedo l’ora di leggere i prossimi volumi.

Copia ARC fornita dalla CE ai fini promozionali.

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