Dall’autore di thriller più amato della Germania, Portami a cassa di Sebastian Fitzek è uno spaventoso viaggio nel cuore dell’oscurità più profonda, fatto di pagine tesissime cosparse di trappole e trabocchetti. Il lettore è avvisato: mantenere i nervi saldi sarà difficile.
Chi conosce l’ora della propria morte ha già iniziato a morire.
È sabato sera, a Berlino. Sono da poco passate le 22. In un silenzioso appartamento d’epoca di Charlottenburg, Jules Tannberg è al telefono. Sta sostituendo un amico che lavora per una linea telefonica dedicata alle donne che tornano a casa di notte; donne che cercano una voce rassicurante che faccia loro compagnia lungo il tragitto, o anche qualcuno a cui chiedere aiuto in caso di bisogno. Finora nessuna chiamata ha mai riguardato una situazione di vero pericolo. Finora, appunto. Mentre guarda le ultime notizie in TV, Jules riceve una strana telefonata: all’altro capo della linea c’è una donna che sostiene di aver chiamato per sbaglio. Ma si capisce che è terrorizzata. Klara, questo è il suo nome, gli confida di essere seguita da un uomo che l’ha già aggredita e che ha dipinto con il sangue una data sul muro della sua camera da letto: la data della sua morte. E a quel giorno mancano poche ore. Là fuori, Jules lo sa bene, c’è un serial killer in libertà, noto come “il killer del calendario” per il suo modus operandi. Comincia così una lunga notte da incubo, una notte in cui niente è casuale e niente è come sembra, un diabolico gioco del gatto con il topo; ma chi è il gatto, e chi il topo?
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recensione del blog
Il buio fa sempre paura.
E ne fa di più, se sei una donna indifesa e devi tornare a casa da sola in piena notte a piedi e non sai chi incontrerai per la tua strada.
Purtroppo, la cronaca internazionale, oggi ci insegna ad avere paura anche della luce del sole, indipendentemente dal sesso di appartenenza, perché chiunque può attaccarci per vendetta, per follia, per ripicca, per il semplice desiderio di abusare di un’altra persona.
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In Portami a casa di Sebastian Fitzek il buio e la paura sono protagonisti insieme a Klara della sua avventura, della sua fuga, della sua ricerca di aiuto in una notte senza fine improntata sulla violenza più estrema.
Tanti i colpi di scena che si susseguono che costringono il lettore a trattenere il fiato, a non staccarsi dalle pagine, per volere scoprire la verità, per cercare un modo di aiutare involontariamente Klara nella sua fuga, darle un riparo o fermare chi la bracca.
Elementi inseriti sapientemente che però creano tantissima confusione.
I ricordi presenti e passati di Jules e Klara si intrecciano, sembrano quasi fondersi fino a diventare difficile districarsi tra loro e la realtà presente e comprendere a chi appartengono.
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Man mano che si procede nella lettura, però emergono elementi contrastanti che fanno nascere il dubbio sulla credibilità della storia e dei due protagonisti, le cui azioni si alternano sequenzialmente.
La facilità con cui Jules verifica i fatti narrati da Klara appare scontata e frutto di un sogno / visione, come se Jules rivivesse nella sua mente tutta la storia.
Invece la fiducia che Klara riversa nel suo confidente è eccessiva, fuori luogo, soprattutto per tutti gli abusi di cui è stata vittima.
Mi sorge il dubbio che l’autore Sebastian Fitzek nella sua ossessione di voler dimostrare che in casi estremi l’essere umano è in grado di commettere i più efferati atti di violenza per salvare la propria vita o quella delle persone che ama, invece riesce solo a dimostrare che odia i suoi personaggi e li mette alla prova per punirli delle loro mancata capacità di avere coraggio e ribellarsi a una brutta vita.
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Portami a casa di Sebastian Fitzek è un buon thriller che non ti annoia durante la lettura, ma non mi colpisce come affronta la violenza domestica, quel sapore amaro che lascia in bocca, mi fa sospettare che l’argomento sia trattato solo per moda e fare audience e non perché se ne conoscono veramente i meccanismi di funzionamento o come pensano le vittime di ciò.
Vi consiglio di leggerlo, se siete amanti dei colpi di scene che suscitano forti emozioni.
Copia ARC fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.
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