L’ultimo tango di Michele Scaranello

L’ultimo tango di Michele Scaranello

Oggi una recensione particolare, che da tanto tempo aspetta di essere pubblicata: L’ultimo tango di Michele Scaranello.

Andrea è un uomo affermato sia nel lavoro che nella vita. Apparentemente non c’è nulla che non vada, eppure negli ultimi anni la sua esistenza è stata colpita in modo indelebile. Il cancro, feroce, gli ha stroncato il futuro e Andrea sa già di non avere più molto tempo da vivere. Nella malattia, nascosta ai suoi cari, tutte le emozioni diventano più acute: il dolore indelebile per la morte della figlia Nicole, il rimpianto per un sogno non realizzato, quello del tango, e la dolcezza di Nina, un’infermiera che si occupa di lui.

Michele Scaranello dipinge un affresco in cui la vita e la morte s’incontrano e si scontrano, si confondono fino ad assottigliare i loro confini. Sul fondo delle parole, un grande insegnamento: è necessario cavalcare i sogni e le passioni per non morire mai.

recensione del blog.

Oggi vi parlo di un libro diverso dal solito. Nessuna storia romantica che faccia sognare o sospirare, ma una storia cruda e vera colma di dolore, intensa, forte e drammatica. Così come la vita è questo libro.

Perché a volte il compito di un libro non solo quello di farti sognare, evadere, distogliere dalla realtà, ma anche quello di dirci Alt! Fermati! Osserva e rifletti.

Come altri libri che ho scelto di leggere per Les Flaneurs Edizioni vorrei definire L’ultimo tango di Michele Scaranello un libro sociale. Un libro che affronta un tema ricorrente ma che spesso il lettore evita a priori perché troppi impegnativo o troppo lontano dalle proprie corde o semplicemente perché vuole leggere per dimenticare che nella vita c’è anche il dolore, l’angoscia, la solitudine e che gli scrittori devono parlare anche di questo nei loro libri.

Protagonista de L’ultimo Tango è Andrea, un uomo affermato nella vita e nel lavoro, un uomo come tanti, che lotta contro la crisi economica per portare avanti la sua azienda; un marito che cerca di sorreggere la sua famiglia, un padre che cerca di dare il buon esempio nell’educazione dei figli, un uomo solo che cerca di sopravvivere al doppio dolore dello strazio della morte della figlia prima e alla lotta contro il mostro maligno che gli invade il corpo poi.

La storia di Andrea ci catapulta nel suo calvario personale e segreto.

La malattia purtroppo è un mostro che il malato combatte da solo. Familiari, amici e parenti possono sostenere, dare coraggio e conforto, spronare, ma guarderanno sempre con pietà il loro caro e ansia, non comprendendo la sua via crucis. Il malato è solo, sempre.

Nel momento in cui scopre il male che lo invade, nel momento in cui decide se combattere o meno, nel momento della vittoria e della sconfitta.

La famiglia diventa uno spettatore che soffre con lui, perché nonostante tutto non può essere alleato nella battaglia ma solo una consolatrice nella sconfitta o acclamatrice nella vittoria.

Ma il malato cosa vuole?

Non vuole che gli altri lo trattino da malato deficiente. Vuole solo essere amato come o più di prima.

Ed è questo che Andrea ci racconta. Lui non vuole creare ulteriore sofferenza e delusione delle aspettative nella sua famiglia, che ha già sofferto tanto, e si ritrova da solo ad affrontare una malattia che non aveva previsto e che non gli darà scampo.

Nella sua solitudine però si allontana da moglie e figli, creando un distacco che sembra quasi insormontabile. Non mancano i fraintendimenti tra loro e il desiderio di lasciare le “cose apposto” come ultimo atto dovute nei confronti dei suoi cari.

Nella solitudine però incontra anche una persona che gli restituisce gli ultimi attimi di vita vera e vissuta, ormai dimenticata. Riscoprire piaceri e passioni mai dimenticati ma lasciati cadere nell’oblio del passato, il coraggio di riprendere in mano la propria vita e di tornare ad essere per la scena finale l’uomo, il marito e il padre che tutti hanno amato.

In Sintesi…

In L’ultimo tango la forza dell’amore è preponderante in tutta la storia, si parla anche della speranza di riabbracciare i propri cari in una vita oltre la morte, dove non c’è dolore ma solo gioia. Una storia forte e drammatica, triste ma con un messaggio forte e immediato.

Copia ARC fornita dalla CE ai fini promozionali.

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