L’ombra su Innsmouth di Howard Philip Lovecraft

L’ombra su Innsmouth di Howard Philip Lovecraft

Esiste un genere della narrativa fantastica che ha tutti gli elementi del fantasy ma va oltre, portando con sé elementi della fantascienza e dell’horror, mixati ora a prelevare l’uno ora l’altro, la cui sapiente miscela genera il genere Weird, di cui L’ombra su Innsmouth di Howard Philip Lovecraft è un racconto iconico e indimenticabile.

Ringrazio il blog amico Les Fleurs du mal e la casa editrice Delos Digital per aver organizzato il review tour e che dire? Buon Halloween a tutti carissimi amici e lettori! 

Il protagonista, Robert Olmstead, arriva in quel di Innsmouth alla ricerca di scorci architettonici pregevoli e, suo malgrado, si trova coinvolto in un viaggio a ritroso che lo porterà a scoprire l’esistenza di una razza che vive sotto il mare da sempre. 
Lovecraft descrive sapientemente la fuga precipitosa da Innsmouth, la scelta dei verbi non è mai casuale e ha un doppio senso che si comprende pienamente solo alla fine del racconto. 
Racconto che presenta personaggi ormai entrati nel mito come il gentile e ingenuo Commesso dell’emporio, il terribile Obed Marsh e il misterioso Zadok Allen.

recensione del blog.

Il 31 Ottobre è sempre considerato un giorno particolare. 

Nel corso della storia e nelle varie culture ha sempre rappresentato un momento di passaggio: la festa romana dedicata Pomona dea dei frutti e dei semi, la festa celtica di Samhain, la fine dell’estate o la vigilia della festa cristiana di Ognissanti. 
Tante le origini, ma ormai questa data si è affermata come la festa di Halloween, la notte ideale per andare in giro mascherati da mostri a fare dolcetto o scherzetto, accedere falò ma anche per raccontare storie spaventose e guardare film horror.

E quale migliore occasione, se non Halloween, per fare un viaggio nella misteriosa cittadina di Innsmouth?

Un normale viaggio alla scoperta di scorci archeologici si trasforma nella scoperta di un mistero che avvolge la città. 
Il mondo fantasy impregna la realtà: esiste davvero la possibilità della coesistenza di una razza misteriosa e magica che porti benefici o malefici alla popolazione in base alla quantità e qualità di venerazione ricevuta?
O è solo superstizione nata da pettegolezzi malevoli verso persone diverse e non conformi alla normalità?

È ciò che deve scoprire il protagonista, Robert: un giovane quasi annoiato ma dalla mente aperta e lucida, che sa guardare oltre le tetre apparenza di una cittadina deserta e pronto a scattare alla prima incoerenza che non riesce a spiegare.

Robert, un passo alla volta, si immerge in un’aria torbida, che lo mette in allerta. L’ansia e la curiosità crescono nel lettore come in lui. E la paura? Ad ogni riga viene alimentata, sconvolge la mente, fa battere il cuore e cerca in tutti i modi di annullare la ragione.

Il lettore non è solo un osservatore ma sembra vivere la storia insieme al protagonista, vorrebbe anche suggerire un’azione alternativa o spingerlo durante la fuga, affinché si affretti e si allontani da quel mondo fatto di strani visi, dove non manca il sangue e la lingua è incomprensibile.

Una racconto che riesce a rendere al meglio il suo genere weird. Ogni elemento e ben calibrato, senza forzature, dando il massimo nel finale strabiliante che il lettore non oserebbe mai immaginare. 

Quale? Per scoprirlo basta leggerlo!

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