L’alba di un nuovo giorno di Alberto Ripa & Giorgio Ripa

L’alba di un nuovo giorno di Alberto Ripa & Giorgio Ripa

Carissimi lettori, con la partecipazione a questo Review Tour dedicato a L’alba di un nuovo giorno, il blog vi augura buone feste e sospende le attività per preparare i regali di Natale e le novità del prossimo anno. Però continuate a seguirmi… potrei farvi delle sorprese. Grazie a Leone Editore ho potuto conoscere due gemelli del thriller made in Italy… ora non vi resta che continuare a leggere l’articolo per scoprire cosa ne penso del loro libro.

Il cadavere di una ragazzina è ritrovato nel fossato della Torre di Londra: indossa un tutu, ha un indice mozzato e in bocca ha una fotografia della Danza macabra di Clusone, con un messaggio in latino. Accanto al corpo ci sono un carillon e un tappeto persiano.

La grafologa Bianca Valenti riconosce la grafia del Latin Killer, il vecchio nemico dell’ispettore dell’Interpol Allievi, scappato ancora alla cattura.

Comincia così una nuova indagine per Tobia Allievi e la terminologa Domitilla Di Mauro, un intrigante labirinto lessicale tra i monumenti di Londra, la storia dell’Inghilterra, l’eccidio di Rovetta del 1945, i segreti di un partigiano e le note di una malinconica sinfonia.

recensione del blog.

Con L’alba di un nuovo giorno ho avuto modo di leggere e apprezzare due autori italiani che non conoscevo. Questo non significa che sia più facile l’approccio al libro, anzi personalmente lo ritengo più complesso in quanto non avendo termini di paragone con altri scritti, si deve trovare la giusta chiave di lettura del testo, comprendere in che modo gli autori scrivono e si alternano e quindi trovare le differenze di stile, e poi si è automaticamente più pignoli se si riscontrano refusi o inesattezze. Ahimè! quanto sono complicata!

Un thriller davvero interessante.  Un serial killer che è tornato a fare stragi, che riesce a mettere in discussione le abilità delle persone che anni prima già lo avevano incastrato, facendogli dubitare di loro stessi e dei propri collaboratori, ma che allo stesso tempo li spinge a esser più critici, a pensare in maniera diversa, a cercare quel particolare che possa aiutarli a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle e risolvere il caso.

Finalmente tutti i personaggi entrano in campo. Come ultimamente accade, ho letto per il blog solo libri in cui il POV (cosa che detesto) è in prima persona e si alterna solamente tra i due personaggi principali, gli altri potrebbero non esserci anche se inseriti nella storia.  

Invece in questo libro tutti i personaggi, principali e non, hanno un ruolo, un modo di interagire e pensare proprio, pensieri e dubbi di cui il lettore viene messo a conoscenza, come se fosse lui stesso a trovare gli indizi, a fare le connessioni logiche e a risolvere il caso. Di paragrafo in paragrafo, si alterna il POV e il lettore è spronato a stare attento alla lettura per comprendere chi è il personaggio che sta parlando – anche se non è difficile capirlo – ma soprattuto a seguire il suo ragionamento per arrivare alla medesima conclusione.

Tante sono le possibili soluzioni del caso, ma Tobia Allievi sta seguendo quella corretta? Ha veramente decriptato i messaggi di Latin Killer o ha preso una cantonata? Si è auto convinto che sia lui il bersaglio del killer, ma allora perché ci sono tanti altri elementi che non si incastrano? Perché quando sembra che lui e la sua squadra abbia individuato il prossimo bersaglio del nemico, tutto non combacia alla perfezione mostrando l’ennesima falla? 

E in molte occasioni mi sono chiesta: e se fosse un bluff? Se fosse Allievi si è inventato tutto per giustificarsi e magari è proprio lui il killer? Da cosa è scaturita questa ipotesi? 

I due autori sono stati in grado di creare un’atmosfera tale che fa suscitare nel lettore tanti dubbi, e uno di questi è quello di pensare che il buono invece sia il cattivo della storia. Come ci sono riusciti? Secondo me è colpa del Prologo del libro stesso in cui introducono i pensieri del Serial Killer, dando una chiave di lettura di tutta la storia, a cui basterebbe aggiungere un paio di informazioni in più e scoprire immediatamente tutta la verità -ma non avrebbe senso in quanto si perderebbe il piacere della lettura – e che paradossalmente potrebbe rappresentare i pensieri anche degli altri personaggi in attimi particolari della narrazione.

Un colpo di genio? No, un’attenta cura dei dettagli, di cui un thriller non può fare a meno.

L’alba di un nuovo giorno è un thriller avvincente e non scontato; riesce a integrare una storia attuale con i segreti di un passato che non deve essere svelato ma che possono risolvere l’enigma del presente e salvare delle vite senza apparire forzato; denota un accurato studio dei luoghi e dei personaggi storici citati; una scrittura fluida e scorrevole, senza artefici, rende la lettura piacevole e coinvolgente; un finale inaspettato ma congeniale all’intreccio. Un ottimo libro made in Italy.

Copia cartacea fornita dalla CE ai fini promozionali.

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