La casa dei fantasmi di Charles Dickens

La casa dei fantasmi di Charles Dickens

Carissimi amici e lettori, oggi giornata dedicata alla Casa Editrice Leone Editore con due recensioni. Il primo titolo di cui vi parlo è il classico La casa dei fantasmi di Charles Dickens. Voi l’avete letto? Cosa ne pensate?

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Nel mezzo della campagna inglese vi è una casa infestata dai fantasmi. 

Gli abitanti del vicino villaggio se ne tengono ben lontani, ma John, il protagonista di questo dittico di racconti, decide di stabilirvisi. 

Non lo scoraggiano i campanelli che suonano da soli nel cuore della notte, i pianti e gli svenimenti delle domestiche o l’aspetto peculiare dei suoi vicini. Finché una mattina non si sveglia affianco allo scheletro di Mastro B., uno dei precedenti abitanti della casa…

recensione del blog.

Sicuramente per chi ha letto Canto di Natale dello stesso autore, si aspetta di ritrovare lo stesso stile anche in La casa dei fantasmi. 
E sono sicura che la delusione nella lettura sarà tanta. 
È normale, l’ho provata anche io a scuola e da allora ho bannato l’autore dalle mie letture. Ma questo accadeva all’età di tredici anni, quando ancora non capivo o non andavo a cercare la profondità di una storia.
Oggi il mio approccio alla lettura è cambiato e, se avete avuto la mia stessa reazione con questo titolo, vi chiedo di concedergli un’altra possibilità.

Una casa semi abbandonata, mal posizionata, mal costruita e dall’aria lugubre nel bel mezzo dell’umida campagna inglese è lo scenario perfetto per trarre ispirazione e raccontare le più disparate storie di fantasmi.

E così, come nel Decamerone, l’autore racconta le avventure del suo personaggio, della sorella, degli amici e dei domestici che si trovano a condividere l’abitazione sotto il tetto di quella casa un po’ strana.

Vuoi la superstizione, vuoi l’atmosfera, è impossibile che gli spifferi delle finestre non si trasformino in voci dall’eco extra terreno? 

E allora tutti iniziano a vedere fantasmi ovunque e ad assistere a manifestazioni mistiche ad ogni ora del giorno e della notte, ma soprattutto a raccontarle a ignari e facilmente impressionabili ascoltatori.

Ma il passaparola può essere frainteso e in qualche modo non rendere giustizia alle vicende accadute né ai suoi protagonisti; e se per ovviare a ciò fossero i fantasmi a raccontare la loro personale storia?
Così l’autore concede loro la parola.
Li lascia parlare, narrare e sfogare la loro frustrazione di essere morti ma ancora nel mondo dei vivi.
E al lettore non resta che ascoltare con simpatica, con bonaria pazienza e leggerezza quei racconti strampalati che appaiono senza logica, senza senso… i fantasmi mica possono ricordarsi della coerenza logica nella loro unica occasione di poter parlare liberamente? Con tutte le cose che hanno da dire?

L’autore fa parlare i veri protagonisti della sua storia: i fantasmi di quella casa abbandonata, che hanno vissuto lì o che vi hanno trovato rifugio o che semplicemente sono lì perché sanno che potranno manifestare la loro presenza.

Una serie di racconti scalmanati e inconsistenti all’apparenza, che se guardati da un altro punto di vista, sono ben delineati e strutturati. Basta avere il coraggio di andare oltre, oltre il velo di nebbia che ci offusca la vista.

Copia cartacea fornita dalla CE ai fini promozionali.

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