La casa dalla porta dorata di Elodie Harper

La casa dalla porta dorata di Elodie Harper

Dopo Le lupe di Pompei, continua l’appassionante trilogia di Elodie Harper ambientata nella Pompei antica: amicizie ormai consolidate e nuovi amori inaspettati aiuteranno Amara a combattere contro chi la vuole ancora schiava in La casa dalla porta dorata.

Amara è riuscita a fuggire dalla schiavitù del lupanare più famigerato di Pompei.
Grazie ai favori di Rufo, il giovane nobile che l’ha eletta sua cortigiana prediletta, ora ha una casa tutta per sé, bei vestiti e perfino dei servitori.
Ma la ragazza è consapevole che si tratta di concessioni precarie: la sua libertà durerà soltanto finché riuscirà a mantenere alte l’attenzione e la soddisfazione di Rufo.
Mentre tenta di abituarsi a questa nuova vita, Amara è ancora perseguitata dal passato.
Di notte ha incubi sul lupanare e sulle donne che si è lasciata alle spalle: più che amiche, sorelle, di cui sente la mancanza e a cui vorrebbe donare un’occasione di riscatto, ora che può farlo.
Di giorno, invece, a turbarla è Felicio, il suo vecchio padrone che ora è in cerca di vendetta. Per ottenere davvero il controllo della propria vita, la giovane dovrà imparare ad agire come lui: senza scrupolo alcuno.
Ma quando inaspettatamente si innamora, le insidie e i pericoli si moltiplicano: nella sua posizione, Amara non può permettersi il lusso della vulnerabilità e nessuno deve scoprire che ha un punto debole, nemmeno il suo benefattore, che forse non conosce così bene come credeva. In questo gioco di equilibri sempre più precari, riuscirà a mantenere i suoi privilegi di cortigiana e a eludere i ricatti di Felicio, senza mettere in pericolo le poche persone a cui tiene veramente?

recensione del blog.

Amara è diventata una liberta, ha una casa e gode della protezione di Rufo.

La sua vita sembra un sogno in quella nuova realtà protetta dalla porta dorata, ma è vera libertà quella che vive e assapora, oppure è solo una bella facciata di una nuova ed elegante prigione non diversa dal lupanaro da cui è fuggita?

Come già accaduto nel primo libro della trilogia, in La casa dalla porta dorata, Elodie Harper non lesina di crudeltà, realismo e violenza senza preoccuparsi di ferire la sensibilità del lettore.

Non può raccontare la storia di Amara diversamente. Non è una fiaba ma vita vera e bruta, una vita dalla quale ci separano secoli di storia ed evoluzioni del costume, una storia che sembra impossibile ma che invece è esistita, anche in maniera peggiore di come l’autrice ce la racconta.

Amara vive di sensi di colpa e sogni.

I primi la riportano da Felicio, ai suoi ricatti e imbrogli, a vecchie amicizie tra “colleghe” verso cui si sente in torto e che vorrebbe aiutare a migliorarsi, a dar loro una possibilità diversa come è accaduto a lei.

I secondi la portano a sperare di poter cancellare l’esperienza da prostituta e riprendere la sua vita da dove si era bruscamente interrotta, prima di diventare una schiava.

Quali fanno più male?

Sono entrambi deleteri e le impediscono di essere lucida e razionale.

Non è una colpa, ma bensì gli elementi che rendono Amara più vera e vicina, una persona in cui immedesimarsi e con cui confrontarsi.

Elodie Harper ci mostra la sua protagonista illuminandola da vari punti di vista.

Ne elogia la gentilezza, il coraggio, la determinazione; mostra la sua fragilità, l’insicurezza e ogni debolezza.

E lentamente costruisce la sua storia.

Ogni dettaglio ha la giusta collocazione per lo scopo finale, per farci comprendere le scelte di Amara, per quanto bizzarre e senza senso possano apparire.

Elodie Harper fa crescere inconsapevolmente la sua protagonista pagina dopo pagina, temprandone il carattere e lasciando al lettore un messaggio forte e ben udibile: per quanto la vita possa essere un incubo, è sempre possibile trovare il coraggio di affrontarla, svegliarsi e plasmare il proprio destino, avendo il coraggio di fare scelte a volte estreme.

Vi consiglio vivamente la lettura del romanzo La casa dalla porta dorata e del suo prequel Le lupe di Pompei di Elodie Harper, un’autrice che ha saputo osservare e rappresentare lo spaccato di una realtà ormai morta, ma che rappresenta una un enorme tassello del passato della nostra storia.

Copia ARC fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.

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