Joker: follie à deux

Joker: follie à deux

Ricordate quale domanda vi posi anni fa riguardo a tutti i premi che si portò a casa il film Joker? Ve la ripeto: li ha meritati così tanto da innescare la produzione di un sequel fino a portare sul grande schermo Joker: follie à deux?

Con il senno di poi, posso affermare di essere masochista, ho voluto farmi del male guardando il film.

Senza nulla togliere Joaquin Phoenix, attore di grande spessore, che ha dato il meglio di sé anche in questo film e mi chiedo come ci sia riuscito, mi chiedo come si possa proporre al pubblico un prodotto del genere.

La prima volta con Joker è stato semplice accettare quel personaggio così diverso dai fumetti, prettamente drammatico senza doppi sensi e diverso dai cattivi che il pubblica si aspetta di trovare nei cine comics, ma più vicino a un personaggio da film d’autore.

Ma ora? Come lo spieghiamo questo nuovo Joker perso nei meandri del sistema giudiziario, bullizzato in carcere dai compagni e dalle guardie, manipolato da una donna ricca, apatica e piromane che per passare il tempo si fa rinchiudere in un manicomio?

Con un musical. Lo facciamo cantare. Non nel senso di confessare i propri crimini – che sono parecchi – ma proprio di cantare e ballare come in un musical di Broadway.

Inverosimile. Follia pura per citare il titolo del film.

E chiedersi perché il pubblico non l’abbia gradito è superfluo.

Joker: follie à deux è una film che non ha una storia, solo scene che si avvicendano per innescare qualcosa, per far pensare che il Joker tiene tutti nella sua morsa, che usi la follia per celare una piano diabolico, pronto a scatenare l’apocalisse, a sfidare per l’ennesima volta la sua nemesi.

Joker perde in un mondo che per quanto l’abbia visto sconfitto e debole, non l’ha mai considerato un perdente ma un rivale degno di rispetto.

E in questo film, di questo personaggio, non ne viene mostrata nemmeno l’ombra.

E dal momento che viene cancellato anche da chi l’ha creato, c’è da chiedersi se poteva essere scritto meglio per sfruttare in grande tutte le potenzialità del suo interprete, che sarebbe stato un degno rivale dell’uomo pipistrello.

Buona visione.

non perderti tutti gli aggiornamenti del blog, segui i miei hashtag sui social:

#isussurridellemuse
#luisadistefano
#ldluisadistefano


In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.