Iniziamo la settimana con l’avvincente recensione de Il triciclo rosso, firmato dall’autore Vincent Hauuy e premiato come miglior thriller francese con il premio Michel Bussi.
Noah Wallace è un uomo distrutto, nel fisico e nella mente. Non riesce a camminare senza un bastone, è tormentato da feroci emicranie e una grave forma di amnesia gli impedisce di ricordare il proprio passato in modo chiaro.
A causare tutto ciò è stato il Demone del Vermont, uno spietato serial killer a cui cinque anni fa Noah ha dato la caccia, e che gli ha portato via tutto.
L’assassino l’aveva infatti preso di mira, arrivando a rapire sua moglie Maggie.
Noah si era gettato dietro di lui, ma nell’inseguimento le due macchine avevano avuto un terribile incidente.
Dalla prima era stato estratto Noah, che ha riportato danni permanenti. Nella seconda, erano stati trovati i cadaveri carbonizzati di Maggie e del Demone.
L’incubo sembrava finito ma, all’improvviso, dall’altra parte del confine, in Québec, ha inizio una nuova serie di orribili omicidi, con le stesse caratteristiche di quelli di cinque anni prima. E, ancora una volta, l’assassino si rivolge direttamente a Noah.
Il Demone è tornato?Intanto, a New York, la blogger Sophie Lavallée riceve una misteriosa richiesta d’aiuto da parte di un mittente anonimo, che chiede il suo contributo per scoprire che fine abbia fatto Edgard Trout, un giornalista investigativo scomparso negli anni Settanta.
Sophie si lancia immediatamente nell’indagine, ma non può sapere cosa l’aspetta: il vaso che scoperchierà nasconde i segreti della mafia, del governo, e di uomini incredibilmente potenti e spietati.
E la pista che sta seguendo si intreccia anche a un’altra oscura vicenda: quella del Demone del Vermont.
recensione del blog.
Un triciclo rosso, un incidente, un serial killer.
Che cosa possono avere in comune questi tre elementi?
Una persona: Noah Wallace.
Noah che ha cacciato il Demone del Vermont, l’ha sconfitto perdendo il cuore e se stesso.
Noah che è l’unico in grado di leggere tra le righe di strani omicidi collegati al suo passato dimenticato.
Noah che lotta contro se stesso per riappropriarsi di un briciolo di vita e dignità.
Il triciclo rosso è un thriller psicologico, in cui il lettore è portato a carpire i messaggi nascosti tra le tracce che Noah scova nelle scene del crimine.
Un passo dopo l’altro, ci addentriamo nell’oscurità più subdola, quella che è i grado di distruggere anche il più forte degli uomini.
E Noah?
Noah sa di avere dei segreti da scoprire, sente un Altro dentro di sé, l’eco di un uomo che è stato, che tutti ricordano tranne lui.
Ma è veramente esistito? Come ha fatto a sciogliersi nelle nebbie della sua mente?
C’è un potere più grande che vuole impedire che la verità sia svelata, e tanti traditori che lo combattono, perché la malvagità non può essere perpetuata.
E Sophia sarà chiamata alle armi, arruolata nella lotta, sfidata ad usare la sua curiosità e voglia di giustizia e verità per alzare i veli su segreti che mai avrebbe immaginato potessero esistere.
Le vite dei personaggi si intrecciano, legate da un filo misterioso: c’è chi mente, c’è chi vuole solo dare a voce alle vittime di un killer morto che sembra sia resuscitato.
L’autore, Vincent Hauuy va oltre la semplice risoluzione di un caso, riesce a farci entrare nella testa dell’investigatore, avvolgendoci delle sue paure e delle sue insicurezze, ferendoci con il suo dolore e facendoci dubitare con le sue domande.
Il lettore diventa Noah e si chiede cosa stia nascondendo, se veramente non ricorda o è una facciata.
La verità però lo sconvolge.
Diventa quasi insopportabile e resta incredulo, chiedendosi come il protagonista riesca a non soccombere ancora una volta.
Si apre una voragine nel cuore di Noah e del lettore, entrambi si chiedono quando si possa sopportare, come si possa sconfiggere l’oscurità.
Il triciclo rosso diventa così un’analisi dell’animo e della mente umana, dimostrando che uomini e donne possono scegliere chi essere, quale signore seguire se il bene o il male, se cercare vendetta o giustizia, se infliggere dolore o provare compassione.
Vincent Hauuy riesce a far crescere il suo protagonista senza forzature ma facendo leva sulle sue peculiarità, sviluppandole e lasciandolo libero di fare le sue personali scelte.
Una scrittura avvolgente, ricca di colpi di scena ben dosati alle spiegazioni degli elementi essenziali che collegano i vari pezzi del puzzle.
Niente è lasciato al caso, ma ben inserito per arricchire la storia affinché sia coerente e realista.
Vincent Hauuy mi ha sorpreso e sono felice di aver conosciuto questo nuovo autore.
E voi avete letto Il triciclo rosso?
Cosa ne pensate?
Copia cartacea fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.