Il caso Morel di Ruben Fonseca

Il caso Morel di Ruben Fonseca

Nella sua prima traduzione italiana, il noir letterario di un ex poliziotto diventato un gigante della letteratura brasiliana, Il caso Morel il romanzo d’esordio di Rubem Fonseca.
E il blog inaugura questa uscita con la recensione in anteprima per voi.

Vilela, ex commissario diventato scrittore di gialli, incontra in prigione Paul Morel, artista incarcerato con l’accusa di avere assassinato barbaramente una delle sue amanti, il cui cadavere è stato ritrovato su una spiaggia di Rio de Janeiro. È stato Morel a chiedere di vedere Vilela, per fargli leggere dei brani di un manoscritto in cui racconta la sua vita e (chissà?) la verità sull’omicidio. L’ex commissario, che è in crisi creativa, accetta di leggere il libro, sempre più intrigato dall’ambiente descritto dall’artista: da una parte il gran mondo carioca tra il perverso e il gaudente, fatto di orge in grandi appartamenti lussuosi a Copacabana e di piccole angherie borghesi; dall’altra un sottobosco di prostitute, delinquenti e immigrati dalle zone povere del Brasile. Procedendo nella lettura, a Vilela viene voglia di indagare sul delitto. A poco a poco, i nomi dei personaggi vengono sostituiti da quelli reali, le scene del libro si sovrappongono a quelle della vita vera, Vilela a Morel, i romanzi ai diari, fino alla risoluzione dell’enigma… O forse era la fine del romanzo?
Pubblicato nel 1973 e da subito bestseller oltre ogni aspettativa, Il caso Morel aprì la strada a un’incredibile carriera: un romanzo geniale, costruito da una penna di prim’ordine, colto ma fatto per piacere a tutti, capace di attingere al basso per farne alta letteratura.

l’autore.

Ruben Fonseca.

Nato nel 1925 nello Stato del Minas Gerais, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza, specializzandosi in Diritto penale. Ha svolto diverse professioni, tra cui quella di poliziotto, prima di dedicarsi interamente alla letteratura. Celebre e controverso in patria, tradotto in diciannove lingue e stimatissimo all’estero, è riuscito a essere un autore bestseller pur senza fare alcuna concessione al suo pubblico. Tra gli innumerevoli premi ricevuti, il Premio Camões – il principale riconoscimento per un’opera in lingua portoghese –, il Premio Machado de Assis dell’Accademia Brasiliana delle Lettere e il Premio Iberoamericano de Narrativa Manuel Rojas.

recensione del blog.

Paul Morel è un artista decaduto che sta scontando la sua pena per aver ucciso una delle sue amanti.

Ha scritto un libro, una sorta di biografia che ripercorre i ricordi dei suoi fasti e della sua popolarità, ma che mostra anche le imperfezioni di essere umano con annesse perversioni e convinzioni strampalate, e chiede a Villa un parere “professionale” sul suo lavoro.

E fin qui, la storia sembra un normale incontro / confronto tra colleghi che vogliono condividere la propria esperienza nell’immenso mondo della letteratura.

Ruben Fonseca ha altri piani in mente. E la prima domanda che il lettore si pone è dove vuole arrivare?

Paul Morel non sembra crucciarsi per la sua condizione di assassino e carcerato, che l’ha privato di tutto, in primis della libertà ma anche della sua credibilità professionale, che ha sempre fatto da apripista nella sua vita, per accedere a privilegi e molto altro.

È tranquillo nella sua nuova vita da carcerato, talmente tanto da dedicarsi a curare il proprio aspetto fisico e a immortalare la propria vita nelle pagine di un manoscritto.

Rassegnazione o sfida?

E poi c’è Vileva, un ex poliziotto diventato scrittore, in preda a una crisi creativa, alla ricerca di una nuova ispirazione e pronto a tentare ogni stimolo necessario per riaccendere la fiamma dell’ispirazione.

L’incontro tra i due è freddo, asettico, ma carico di fastidio da parte di Vileva, che non definirei nemmeno invidia, ma proprio fastidio che un uomo come Paul Morel, già noto per la sua natura di artista, voglia ancora accumulare autorevolezza sbarcando nel campo letterario.

Per raccontare cosa poi?

La sua vita? E quanto possa essere così interessante la sua vita per il pubblico? Il pettegolezzo magari, ma il resto come la voglia di crearsi una “famiglia” da cui rincasare la sera, oppure le meccaniche dei suoi ingaggi lavorativi a chi possano interessare?

Proprio a Vileva.

Sì, lui che non ha mai smesso di essere un poliziotto, ha bisogno di capire, di dare un nome e un viso reale a quei personaggi inventati, di capire un animo che di sano ha poco, di scoprire se Paul Morel è un assassino per caso, per il momento di soddisfare uno sfizio pericoloso, o un recidivo senza possibilità di redenzione.

Ruben Fonseca ne Il caso Morel non vuole darci una soluzione definitiva, anzi si sofferma sulla persona, sul racconto delle sue memorie, sui ricordi che in Morel appaiono ancora così vividi, come se li rivivesse nel presente.

Ricordi crudi, drammatici, senza filtri che non si pongono il presupposto di essere sgradevoli ma semplicemente se stessi.

Il caso Morel è sicuramente un thriller psicologico, che si concentra sul genere noir, dove il protagonista è proprio il sospettato.

Ruben Fonseca non si pone l’obiettivo di comprendere la complicata mente di Paul Morel per incastrarlo, lui è già in prigione e sta scontando la sua pena.

L’autore vuole mostrare i conflitti della sua mente, mostrarli nei suoi paradossi.

Paul Morel vive con normalità la sua vita, le sue inclinazioni, le sue perversioni. E anche la morte della sua amante e la sua permanenza in carcere sono accettate come conseguenza inevitabile alle sue azioni.

Lui non prova nessun disagio nel raccontarsi, ma lo prova il lettore che riesce a percepire lo squallore, la violenza, i traumi, la profondità di indoli che forse di sano hanno ben poco.

Ne Il caso Morel, Ruben Fonseca non vuole giustificare il suo protagonista, non vuole dargli redenzione, vuole solo mostrarlo alla luce del sole, senza timore, affinché il bigottismo sia smascherato dalla cruda verità.

Sicuramente un romano che di politicamente corretto non ha niente e che oggi fa storcere il naso a chi vuole a tutti i costi trovare una giustificazione anche della crudeltà di un assassino.

Copia ARC fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.

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