Il cammino del sapiente di Federica Soprani

Il cammino del sapiente di Federica Soprani

Carissimi amici e lettori, iniziamo la giornata con una nuova recensione e oggi voglio parlarvi del romanzo fantasy Il cammino del sapiente di Federica Soprani edito da Sága Edizioni. L’avete letto? Cosa ne pensate? Scoprite nell’articolo se mi è piaciuto o no.

Daederian, un regno prospero e pacifico, che si estende dagli impervi altopiani del Nord alle ricche regioni della Costa. 
Un messaggero giunto da lontano stravolge la quiete di Briden. 
Sebbene sia stato rinnegato dalla sua stessa famiglia, è a lui che tocca il gravoso compito di scoprire che cosa abbia causato la rovina dei Lanser di Roccabruna, caduti in disgrazia presso Re Uther. 
Perché sua sorella Miriana, un tempo regina, è stata ripudiata, e il suo gemello Blane, favorito del sovrano, è tornato a casa spezzato nel corpo e nell’animo? Nella spregiudicata corte di Llyle Briden cercherà le risposte a queste domande, e a molto altro, dubbi e interrogativi che tormentano il suo cuore da sempre, e che nemmeno il suo percorso lungo il Cammino del Sapiente ha saputo risolvere. Riuscirà nel suo intento, o cadrà vittima delle insidie che lo attendono nella Capitale del Regno? 
Il cammino del sapiente è il primo volume della trilogia fantasy delle Cronache di Daederian.

recesione del blog.

Il cammino del sapiente è un romanzo fantasy che riesce ad affrontare tante tematiche, conosciute e sviscerate ampiamente da tanti autori, ma anche quelle un po’ più spinose a cui non è facile approcciarsi né trattarle senza alzare polveroni di giudizi negativi.

Il background della storia è uno spaccato medievale ben strutturato, che ha un forte impatto nella vita di ogni personaggio che il lettore incontra e che lo porta immediatamente a inquadrare la posizione di ognuno all’interno della società e della famiglia. Non persone ma solo mezzi per rafforzare le alleanze politiche, per elevare il rango di una famiglia e per accedere al favore del Re. Persi questi elementi, si perde tutto anche il rispetto delle altre casate e la lotta nonché corsa all’ascesa diventa sempre irta di ostacoli.

Miriana e Larsen hanno fallito nella loro missione di dare lustro alla famiglia Lanser di Roccabruna e sono tornati a casa sconfitti e con tanti segreti sulla loro vita a corte che non hanno intenzione di svelare.
E quindi tocca al minore di casa Briden, l’eterno escluso e incompreso, risollevare le sorti del casato.
Il figlio di troppo, che nemmeno i fratelli hanno mai veramente voluto conoscere e apprezzare, il figlio insignificante senza gloria che è solo un peso da mantenere, diventa importante e degno di interesse: l’unico mezzo per non perdere il potere.

A nessuno importa veramente di lui. I genitori lo tollerano solo perché ne conoscono il potenziale e i fratelli sono felici che sia lui e non loro la nuova vittima sacrificale.

Eppure in Briden, dolce ingenuo e credulone, rispettando di una famiglia che non lo merita con il suo animo gentile e puro, desidera fare del bene e aiutare chi non l’ha mai amato e voluto.

Con l’arrivo di Briden a corte, tutto cambia e l’autrice decide di concentrarsi sui pensieri e desideri più nascosti del suo animo, mostrandone le debolezze, le insicurezze, il desiderio di accettazione da parte degli altri, l’interesse verso i suoi bisogni prettamente sessuali e così scopre anche la sua diversità, il suo interesse verso gli uomini, il suo non essere l’uomo che la famiglia ha sempre preteso che fosse.

In questo nuovo scenario si scontrano violenza, stupro, manipolazione mentale da una parte e… cosa dall’altra?

Briden non ha mai ricevuto affetto dalla sua famiglia, come può riconoscere la violenza o lo stupro una volta che li riceve sulla sua persona, se sono camuffati dal falso affetto e interesse nei suoi confronti? 
Briden ha così tanto bisogno d’amore e attenzione, che non può riconoscere il male. Perché? Sembra assurdo? Lo è.

Se nessuno nel suo percorso di crescita gli ha mai insegnato la differenza tra bene e male, e ha visto solo disprezzo e odio nei suoi confronti, come potrà mai reagire alla prima dimostrazione di interesse e amore, seppure subdola, che riceverà?

E in questo dibattito controverso, l’autrice riesce a far emergere l’innocenza del suo personaggio. Briden ha sempre visto una sola faccia della medaglia, ed è così assetato d’affetto che non è in grado di vedere il Male nell’acqua che lo disseta. Magari inconsciamente sospetta, ma quel sentimento è così ben sopito dentro di lui, che la sua voce ancora non è in grado di farsi sentire.

È una scelta molto infelice parlare di queste violenze, perché il lettore a volte non riesce a comprenderle se non l’ha vissute in prima persona, oppure si rischia di scatenarne il giudizio negativo in quanto da estranei non si comprende il meccanismo del loro funzionamento. 
Vittima e carnefice sono legati in maniera perversa e indissolubile. E più la prima è debole, più il secondo riesce a tenerla legata a sé, corrompendo la sua anima e il suo intelletto, dissanguandola del libero arbitrio e riuscendo a essere il suo unico punto di riferimento.

Federica è riuscita a descrivere questo lungo e tortuoso processo invisibile, e ammetto che non lo rende sgradevole ma accettabile. Le mie parole sembrano un’eresia ma non lo sono, perché è proprio quello lo scopo che l’intero romanzo si propone: Briden deve cadere per rialzarsi con la consapevolezza di se stesso e la capacità di discernere il bene e il male, la verità e le bugie, il buono e il cattivo, il giusto e lo sbagliato. 

E anche le descrizioni dei paesaggi, della scoperta del mondo e dei divertimenti da parte del protagonista, per quanto prolisse possano sembrare, si ricongiungono allo scopo di far emergere l’ingenuità di Briden stesso e comprendere la sua incapacità, al momento, di non vedere quello che è palese a tutti.

Il cammino del sapiente sotte le mentite spoglie di un fantasy si dimostra essere un romanzo di formazione, drammatico e di denuncia. L’autrice riesce a parlare di tematiche forti, controverse e squallide, con forza ma allo stesso tempo con delicatezza, senza arrecare altra violenza e derisione alle vittime che possono rivivere la loro esperienza personale in queste pagine.

Speriamo che il nostro protagonista possa crescere e maturare. Siamo in attesa del seguito.

Copia ARC fornita dalla CE ai fini promozionali.

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