Annabella Abbondante: L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna

Annabella Abbondante: L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna

Dopo Annabella Abboddante: La verità non è una chimera, primo volume per la serie La giudice ficcanaso, Barbara Perna torna con una nuova storia Annabella Abbondante. L’essenziale è invisibile agli occhi per Giunti Editore.

Sono giorni che Annabella Abbondante ignora le mail della Scuola Superiore della Magistratura, ma non può sfuggire a lungo al suo destino…
Uno dei tutor ha dato forfait all’ultimo secondo e dovrà sostituirlo al corso di formazione per nuovi magistrati che si tiene ogni anno nella splendida cornice di Villa Castelpulci, in provincia di Firenze. Una bella grana, perché le lezioni, tre settimane spalmate su due mesi, si vanno a sommare alla sua già gravosa attività giudiziaria e alla sua fin troppo vivace vita sociale. 
Ma quando nel giardino della Scuola viene trovata una donna morta, il suo soggiorno fiorentino prenderà una piega del tutto inaspettata.
Annabella conosceva la vittima e pur di scoprire la verità sulla sua morte farà ogni cosa in suo potere, anche collaborare con Ferruccio Landi, il PM incaricato delle indagini, conosciuto in circostanze imbarazzanti ma sorprendentemente affascinante e molto, molto disponibile. 
Tra un’udienza e un caffè al bar, gli amici alle prese con problemi di cuore e sua sorella che ne reclama a gran voce l’attenzione, per Annabella e il suo fidato cancelliere Dolly non c’è mai stato così tanto da fare.

recensione del blog.

Annabella Abbondante: L’essenziale è invisibile agli occhi è il secondo volume della serie di Barbara Perna dedicata proprio ad Annabella Abbondante, giudice ficcanaso a cui piace mangiare e che non smette di dimostrare in tutto il libro, insieme ai suoi amici o colleghi, con cui fa indagini e si scambia opinioni davanti a un goloso cannolo.

Il libro cerca di calibrare le scene di vita quotidiana mostrando Annabella pasticciona a volte, ma dal grande cuore, oppure un’amica fidata a cui rivolgersi sempre, alle scene professionali, dove la donna applica la legge e svolge il suo dovere di giudice nel migliore dei modi.

Non è facile far coincidere le due facce della stessa medaglia, ma riusciamo ad avere un quadro completo del personaggio e vederlo nella sua totalità.

La storia però presenta due elementi abbondantemente usati: le riunioni con amici e colleghi in un ristorante e il procrastinare le situazioni per Annabella scomode fino all’inevitabile come l’azioni banale di leggere le email o incontrarsi con la sorella.

Elementi che possono creare momenti di ironia per sdrammatizzare i toni se usati un paio di volte, ma che allungano la storia rendendola prevedibile e noiosa se si usano sempre in momenti in cui si ha l’impressione che l’autrice non sappia cosa scrivere per cambiare discorso.

Annabella non indaga.

Fa delle ipotesi e lancia l’amo, saranno poi il suo cancelliere Dolly a cercare tra contatti e documenti per trovare la risposta esatta alle sue domande.

Idem con il commissario Nicola o il PM che le riferiranno il risultato delle indagini e lei ne trarrà le dovute conclusioni, che per quanto possa essere appassionata di gialli, a volte sembrano forzate e posizionate ad hoc per trovarle.

È un giallo ideale per i principianti, per chi non ne ha mai letto uno, i cui momenti comici potrebbero aiutare a renderlo più gradevole.

Per il resto appare scontato e molto simile a qualcosa di già visto e rivisto, quasi senza fantasia.

Annabella, in qualità di donna abbondante, dovrebbe dimostrare di più il suo valore di giudice e investigatrice, invece di rendersi quasi ridicola con la sua ironia tipica di donna in carne, usata nei luoghi comuni per farsi accettare.

E voi l’avete letto?

Cosa ne pensate de Annabella Abbondante: L’essenziale è invisibile agli occhi di Barbara Perna?

Copia ARC fornita dalla Casa Editrice ai fini promozionali.

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